Seoul: “La Corea del Nord è un nemico”
La definizione è contenuta nel nuovo “Libro bianco sulla sicurezza” pubblicato oggi dal ministero sudcoreano della Difesa. Secondo il testo aumentano le unità speciali di Pyongyang, che starebbe al contempo ammassando al confine mezzi blindati per un attacco.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord “sta rinforzando le proprie forze speciali, spostando al confine con il Sud artiglieria pesanti e nuovi mezzi corazzati. Il Paese è da considerarsi un nemico”. È quanto si legge nel nuovo “Libro bianco sulla sicurezza” pubblicato oggi dal ministero sudcoreano della Difesa, che punta il dito contro il programma nucleare di Pyongyang.

Secondo il documento, il regime di Kim Jong-il può contare al momento attuale su circa 200mila unità per “operazioni speciali”: nel rapporto di due anni fa, il numero era fermo a 180mila unità. Queste operazioni riguardano l’infiltrazione in territorio straniero e la distruzione di siti militari.

Seoul, dunque, torna a definire Pyongyang “un nemico”: si tratta di un passo indietro rispetto agli anni scorsi, quando (a partire dal 2004) nel Rapporto che viene pubblicato ogni due anni Pyongyang veniva definita una “minaccia diretta e grave”. Non si è ancora arrivati, però alla definizione usata tra il 1995 e 2000: “principale nemico”.

“Le minacce costituite dalla capacità di guerra asimmetrica da parte della Corea del Nord, come forze speciali, artiglieria e armi di distruzione di massa, sono state in costante aumento dal 2008”, ha dichiarato il vice ministro della Difesa Chang Kwang-il. Nel Rapporto si sottolinea come l'artiglieria a lungo raggio posizionata sul confine renderebbe possibile ai nordcoreani realizzare dei “massicci bombardamenti a “sorpresa” contro Seoul. Una nuova accresciuta minaccia è costituita anche dal nuovo modello di mezzi corazzati, gli Storm Tiger, più veloci e potenti dei precedenti.

Secondo gli esperti militari sudcoreani, i nordcoreani - di fronte all’impossibilità di competere con le loro armi convenzionali obsolete con i nuovi armamenti tecnologici di Seoul e degli alleati americani – “stanno sviluppando sempre più armi e strategie non convenzionali, come missioni a basso costo e ordigni esplosivi improvvisati”.