I diplomatici europei scrivono: Gerusalemme est capitale della Palestina
Una relazione riservata firmata da 25 diplomatici europei di stanza a Gerusalemme est e a Ramallah suggerisce di proibire ai “coloni violenti” l’ingresso nei paesi dell’Unione Europa, e il boicottaggio dei prodotti israeliani che provengono da Gerusalemme orientale.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Una relazione riservata dei rappresentanti diplomatici dell’Unione Europea a Gerusalemme est e a Ramallah suggerisce che i Paesi dell’Europa considerino Gerusalemme est sin da ora come la capitale del futuro stato palestinese. La notizia è stata pubblicata con grande rilievo dal quotidiano israeliano Haaretz.

Il rapporto è firmato da 25 consoli e altre personalità diplomatiche, ed è stato inviato il mese scorso alla Commissione Ue per la politica estera e la sicurezza. A quanto risulta non è stato reso di pubblico dominio a causa della sua delicatezza.

I firmatari raccomandano inoltre alla Commissione altre misure relative alla parte orientale della città. Fra queste misure ci sarebbero il rifiuto da parte di personalità governative e di uomini politici dell’Unione Europea di visitare uffici del governo israeliano che si trovino al di là della “Linea verde” che separa la parte occidentale di Gerusalemme da quella orientale, e il rifiuto di avvalersi della “sicurezza” israeliana nella Città vecchia e a Gerusalemme est.

La relazione dei diplomatici discute anche la possibilità di impedire a “coloni violenti di Gerusalemme est” la possibilità di entrare nei paesi dell’Unione europea. Per quanto riguarda il commercio incoraggerebbe il boicottaggio dei prodotti israeliani che vengano da Gerusalemme est.

La prima parte del rapporto esamina in dettaglio la costruzione e l’espansione degli insediamenti a Gerusalemme est, le violazioni dei diritti umani dei residenti palestinesi, le diseguaglianze nei servizi medici e dell’istruzione per i palestinesi. Il rapporto conclude che al di là del significato umanitario, questi elementi indeboliscono la presenza palestinese nella città vecchia.