L’Onu chiede aiuti per gli alluvionati in Sri Lanka
Zanzariere, acqua potabile e cibo sono le prime necessità degli oltre 390mila sfollati. Dopo settimane, le acque si stanno finalmente ritirando, e alcune persone possono tornare a casa. Tuttavia, si teme per le malattie trasmesse dall’acqua, e i danni all’agricoltura sono molto gravi.
 Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Le Nazioni Unite lanciano un appello alla comunità internazionale per l’invio di aiuti d’emergenza in Sri Lanka, colpito per giorni da terribili alluvioni. Il bilancio di questo disastro naturale, che mette in ginocchio il Paese, è sempre più grave: salgono a 38 le vittime. Circa un milione di persone sono state colpite, oltre 390mila sono ancora sfollate. Secondo i recenti dati, 3.744 case sono state distrutte

Il 14 gennaio scorso Neil Buhne, coordinatore umanitario dell’Onu, ha dichiarato: “Esorto i donatori a dare il proprio sostegno per quelle che sono le necessità primarie di questo momento: zanzariere, acqua potabile e cibo”.

Pradeep Kodippili, del Disaster Management Centre, riporta che solo il 15 gennaio scorso, 11 persone sono morte, altre quattro risultano disperse e 51 ferite. Il maggior numero di morti – 18 – è stato registrato nel distretto di Batticaloa (zona orientale).

Dopo settimane di piogge torrenziali, le acque si stanno ritirando e alcune persone hanno iniziato a fare ritorno alle loro case. Ma le agenzie d’aiuto sono in allarme per il pericolo delle malattie trasmesse dall’acqua. I danni più gravi sono quelli che hanno coinvolto l’agricoltura: le inondazioni hanno distrutto intere colture di riso. Il governo ha stimato a 500milioni di dollari le perdite causate dalle inondazioni.