Il 14 gennaio scorso Neil Buhne, coordinatore umanitario dell’Onu, ha dichiarato: “Esorto i donatori a dare il proprio sostegno per quelle che sono le necessità primarie di questo momento: zanzariere, acqua potabile e cibo”.
Pradeep Kodippili, del Disaster Management Centre, riporta che solo il 15 gennaio scorso, 11 persone sono morte, altre quattro risultano disperse e 51 ferite. Il maggior numero di morti – 18 – è stato registrato nel distretto di Batticaloa (zona orientale).
Dopo settimane di piogge torrenziali, le acque si stanno ritirando e alcune persone hanno iniziato a fare ritorno alle loro case. Ma le agenzie d’aiuto sono in allarme per il pericolo delle malattie trasmesse dall’acqua. I danni più gravi sono quelli che hanno coinvolto l’agricoltura: le inondazioni hanno distrutto intere colture di riso. Il governo ha stimato a 500milioni di dollari le perdite causate dalle inondazioni.