Pastore cristiano arrestato per impedirgli di tenere una conferenza a Hong Kong
Wang Yi, noto leader delle chiese domestiche, è stato fermato all’aeroporto di Chegdu mentre si imbarcava per Hong Kong, dove avrebbe parlato a un convegno dei cristiani evangelici. Decine di milioni di cristiani praticano la loro fede “di nascosto” dallo Stato per sfuggire a persecuzioni.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità hanno impedito a Wang Yi, noto leader cristiano “sotterraneo”, di prendere l’aereo a Chengdu (Sichuan) per raggiungere Hong Kong, dove ieri doveva tenere una conferenza della Chiesa evangelica.

Wang, organizzatore delle chiese “domestiche” e difensore dei diritti umani, ha spiegato all’agenzia Radio Free Asia che ieri era insieme ad altri 3 fedeli, ma che “appena siamo arrivato all’aeroporto Shuangliu alle ore 6 circa, poliziotti in divisa ci hanno fermati e ci hanno portati alla loro vicina stazione di Jiangxi Street”.

Wang è stato trattenuto, mentre i suoi 3 accompagnatori sono stati rilasciati e sono andati a Hong Kong. Anche lui è stato rilasciato dopo alcune ore e si è subito diretto all’aeroporto, ma la polizia di nuovo lo fa fermato e portato al comando.

A Hong Kong si svolge una conferenza per l’organizzazione e lo sviluppo delle chiese evangeliche.

“La polizia – prosegue Wang parlando dal telefono cellulare – mi ha detto che non potevo andare a Hong Kong, ma senza darmi ragioni”. “Se mi rilasciano, andrò a Hong Kong perché la conferenza prosegue fino a sabato”.

Gli accompagnatori di Wang confermano questi fatti, ma la polizia di Chengdu insiste che il leader cristiano non è sotto arresto, anche se non sa dire perché è stato fermato.

La Cina vuole che tutti i fedeli pratichino la fede all’interno delle organizzazioni religiose statali, controllate dal Partito comunista. Nel Paese ci sono 23 milioni di cristiani protestanti secondo i dati ufficiali, ma esperti ritengono che siano oltre 100 milioni perché la gran parte di queste comunità si rifiuta di registrarsi presso l’organizzazione cristiana statale ufficiale e sono organizzati con le cosiddette “chiese domestiche”, piccoli gruppi che si vedono in abitazioni private per pregare insieme. Nonostante le continue persecuzioni, i fedeli cristiani sono in rapido aumento.