Funerali di Szeto Wah, Pechino blocca i leader di Tiananmen
Il governo centrale cinese ha rigettato la richiesta di visto presentata da Wang Dan, ex leader dei moti del 1989, che da Taiwan voleva entrare a Hong Kong per la commemorazione dell’ex sindacalista morto all’inizio dell’anno. Lee Cheuk-yan: “Speriamo in un ripensamento”.
Hong Kong (AsiaNews) – Sembra non esserci pace, neanche da morto, per il grande dissidente Szeto Wah. Le autorità di Hong Kong hanno infatti negato oggi il visto a Wang Dan, ex leader dei moti di piazza Tiananmen, che da Taiwan voleva entrare nel Territorio per la cerimonia di commemorazione del sindacalista defunto.

Szeto Wah ha sostenuto in maniera attiva il movimento studentesco del 1989: dopo la violenta repressione delle manifestazioni ha continuato a portare avanti la memoria di studenti e operai morti per ordine di Pechino. È stato l’anima e il promotore delle grandi veglie in memoria della repressione che si svolgevano a Hong Kong ogni anno in occasione dell’anniversario.

Szeto è morto di cancro all’inizio dell’anno: le sue ultime parole sono state rivolte proprio ai martiri di Tiananmen, che il sindacalista ha chiesto di “non dimenticare”. Per onorarlo nella maniera migliore, i suoi compagni di lotta – deputati e membri del Partito democratico e sindacalisti del Territorio – hanno deciso di tenere a fine gennaio una commemorazione pubblica della sua vita.

I leader del 1989 hanno chiesto a Pechino il permesso di entrare nel territorio di Hong Kong per partecipare alla commemorazione. La risposta negativa di oggi lascia pensare che il governo cinese rifiuterà le richieste di visto anche agli altri, fra cui We’er Kaixi (anche lui residente a Taiwan).

Lee Cheuk-yan, sindacalista e deputato presso il Consiglio legislativo di Hong Kong, ha dichiarato: “Speriamo sinceramente che (il governo) torni sulla sua decisione”, mentre Wang Dan ha concluso: “Spero ancora di poter rendere un ultimo omaggio a Wah”.