Il primogenito di Kim: “Mio padre non si fida del suo erede”
di Joseph Yun Li-sun
Kim Jong-nam, figlio primogenito del dittatore nordcoreano Kim Jong-il, escluso dalla successione, parla dal suo esilio giapponese: “Mio padre non si fida di Kim Jong-un, il suo delfino. Non lo voleva come successore”.
Seoul (AsiaNews) - Il “Caro Leader” nordcoreano Kim Jong-il ha avuto forti dubbi sulla successione del figlio minore Kim Jong-un, 26 anni, designato lo scorso anno a prendere il suo posto alla guida del Paese. A rivelarlo è il figlio maggiore Kim Jong-nam, che in un’intervista al quotidiano giapponese Tokyo Shimbun ha ribadito la sua contrarietà a una trasmissione ereditaria del potere.
 
“La successione ereditaria non ci fu neanche sotto il cinese Mao Zedong - dice Kim Jong-nam - non è appropriata per un regime socialista e mio padre era contrario. Capisco che è stata fatta per garantire stabilità alla nazione. L’instabilità della Corea del Nord porterebbe instabilità in tutta la regione”.
 
Kim Jong-nam vive in esilio in Giappone dopo essere entrato in rotta di collisione con il padre per una serie di motivi, fra i quali ci fu un viaggio a Tokyo non autorizzato e una diffusa convinzione delle sue incapacità di governare.
 
Il figlio maggiore del leader nordcoreano ha quindi affermato che Pyongyang è determinato a portare avanti il suo programma nucleare, perchè “il potere nazionale deriva da questo, quindi è improbabile che la Corea del Nord vi rinunci, almeno fino a quando ci sarà un braccio di ferro con gli Stati Uniti”.