Vescovi dell’Africa del Nord : In Egitto e Tunisia una rivendicazione di libertà e dignità
I pastori di Tunisia, Algeria, Marocco, Libia e Sahara occidentale apprezzano le manifestazioni ad opera dei giovani. Esse sono un’occasione di dialogo fra cristiani e musulmani. Finora le manifestazioni in Tunisia ed Egitto non hanno preso alcuna colorazione islamista.
Algeri (AsiaNews/Agenzie) – Gli avvenimenti che “oggi scuotono la Tunisia e l’Egitto” sono “una rivendicazione di libertà e dignità”: è il giudizio della Conferenza dei vescovi dell’Africa del Nord (Cerna), espresso in un comunicato pubblicato ieri sera a conclusione della loro riunione annuale, tenutasi nella capitale algerina.
 
La Cerna raccoglie gli episcopati di Tunisia, Algeria, Marocco, Libia e Sahara occidentale. Quello di ieri è la prima valutazione pubblica di quanto sta accadendo nei Paesi arabi del Nordafrica, dove manifestazioni popolari, spinte dalla povertà e dalla corruzione delle loro dittature, stanno scuotendo i sistemi politici. Nel sottolineare le “rivendicazioni di libertà e dignità” i vescovi non fanno alcuna differenza fra musulmani e cristiani. Per loro, esse provengono “soprattutto da parte delle giovani generazioni della nostra regione e si traduce in una volontà che tutti siano riconosciuti come cittadini e cittadini responsabili”.
 
Il fatto strabiliante per molti osservatori internazionali è che le manifestazioni succedutesi in Tunisia e in Egitto vedono insieme cristiani e musulmani. La loro unità è “laica” e si basa sull’essere vittime insieme della povertà, del carovita, della corruzione, della disoccupazione.
Nel loro comunicato i vescovi non commentano i recenti attentati anti-cristiani in Egitto e in Iraq, e vedono invece “occasioni sempre più numerose” per la crescita dei legami fra cristiani e musulmani come cittadini. “Sì – essi dicono – il dialogo islamo-cristiano è possibile”.
Anche in Egitto, i cristiani copti manifestano affianco ai giovani musulmani, anche se la gerarchia copta ortodossa ha suggerito ai fedeli di “mantenere la calma”.
 
Finora, le manifestazioni del Cairo non hanno presentato alcuna tonalità islamista. Secondo molti giovani copti, la minaccia islamista è stata agitata – e coccolata - dal regime di Mubarak per dividere la popolazione e controllarla.