Gurkha cristiani protestano contro le discriminazioni del governo indiano
di Kalpit Parajuli
La polizia indiana uccide due donne gurkha durante una manifestazione pacifica per l’indipendenza. In migliaia manifestano a New Delhi per chiedere giustizia. Nel distretto di Darjeeling, il governo schiera truppe paramilitari e impone il coprifuoco nelle principali città dello Stato.
Kathmandu (AsiaNews) – Migliaia di gurkha di origine nepalese hanno manifestato ieri a New Delhi per chiedere giustizia e la fine delle discriminazioni, dopo la morte di due donne uccise dalla polizia durante una manifestazione a Jalpaigudi (Darjeeling).

L’incidente è avvenuto nei giorni scorsi e ha causato rivolte e scontri nel Darjeeling, al confine con il Nepal. Per mantenere la sicurezza, il governo ha schierato truppe paramilitari nelle principali città dello Stato e imposto il coprifuoco.

Bimal Gurung , presidente del Gurkha Janamukti Morcha (Gjm) afferma ad AsiaNews:"Vogliamo un’indagine del Central Bureau investigation. La polizia ha ucciso le due donne durante una manifestazione pacifica e finché non avremo giustizia continueremo a protestare”. I membri del Gjm hanno annunciato per i prossimi giorni uno sciopero generale per bloccare trasporti e attività in tutto il Darjeeling.    

I gurkha accusano i governi centrale e locale di discriminare la popolazione, imponendo una pressione fiscale ingiusta sulla minoranza nepalese. Nel 2007 essi hanno anche dato il via a un’organizzazione che chiede l’autonomia del distretto.

A Darjeeling, la maggioranza degli etnici nepalesi è impiegata nelle piantagioni di tè. Essi sono in gran parte cristiani, protestanti e cattolici, fuggiti dal Nepal dopo la proclamazione della monarchia assoluta di religione Indù.

A tutt’oggi i cattolici della zona sono circa 8mila. Nel 2006, con la fine della monarchia, essi hanno iniziato a frequentare la Chiesa nepalese oltre confine.