India, concluso il viaggio del card. O’Connor per i 25 anni della visita di Giovanni Paolo II
di Nirmala Carvalho
In rappresentanza ufficiale di Benedetto XVI, l’arcivescovo emerito di Westminster si è rivolto ai giovani, come già fece papa Giovanni Paolo II nel 1986. Alla celebrazione erano presenti anche il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, e mons. Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in India.
Mumbai (AsiaNews) – Si è conclusa il 10 febbraio scorso la visita in India del card. Cormac Murphy-O’Connor, che ha rappresentato Benedetto XVI in occasione del Giubileo d’argento dello storico viaggio compiuto da Giovanni Paolo II nel 1986. “È un privilegio e un onore che il papa mi abbia chiesto di rappresentarlo per celebrare i 25 anni del pellegrinaggio apostolico, e per ribadire il lavoro continuo della Chiesa in India nel sostegno ai poveri e agli emarginati”, ha dichiarato l’arcivescovo emerito di Westminster a conclusione della messa di saluto. Alla funzione, tenutasi nella chiesa di S. Bandra a Mumbai, hanno concelebrato anche mons. Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in India, e il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai.

Nella sua introduzione, il card. Gracias ha affermato che “Benedetto XVI vuole continuare a percorrere il sentiero tracciato da papa Giovanni Paolo II, che si rivolgeva a giovani, laici, donne, famiglie, vescovi, seminaristi, leader di altre confessioni cristiane e altre fedi religiose”. E si è detto “grato” al Santo Padre “per aver mandato un suo personale rappresentante per le celebrazioni tenutesi in tutto il Paese”.

Durante l’omelia il card. O’Connor si è rivolto ai giovani – come già fece Giovanni Paolo II nell’ultimo giorno della sua visita in India 25 anni fa – “non solo quelli che lo sono per età, ma tutti i presenti. La Chiesa è sempre giovane, perché lo Spirito di Dio dà nuova vita”.

Dopo l’eucarestia il cardinale ha incontrato un nutrito gruppo di ragazzi, che ha chiesto all’arcivescovo come affrontare le sfide della vita. “Abbiamo bisogno – ha risposto loro il card. O’Connor – di un ritmo di vita, di preghiera, lavoro e divertimento, e non lasciarci travolgere da brevi entusiasmi”. A questo, il card. Gracias ha aggiunto che “i giovani di oggi devono fare la differenza nella Chiesa e dare il loro contributo alla società civile”.

Il card. O’Connor ha concluso l’incontro con i giovani affermando: “Dovete capire che ognuno ha un compito da svolgere ed è chiamato ad avere un ruolo significativo nella vita della Chiesa. Ricordando sempre tre componenti fondamentali dell’essere umano: la mente, il cuore e le mani”.