Con la motivazione che promuoveva una religione straniera, le autorità hanno confiscato 20 copie del fumetto dal negoziante. Funzionari del comitato hanno poi confermato a Interfax anche la confisca di alcuni dischi musicali a tema religioso sempre a Khorog, ma non hanno aggiunto commenti.
Il fumetto era stato traslato in shughni, lingua parlata da circa 250mila tagiki del Pamir; questi sono per lo più musulmani ismailiti, la seconda più grande corrente dell’islam sciita, mentre la maggioranza dei tagiki (85%) è sunnita.
Una riforma della Legge sulla religione e le associazioni religiose, adottata dal Tagikistan nel 2009, vieta il proselitismo nel Paese, dove sono presenti circa 80 organizzazioni religiose, la maggior parte cristiane.