La Lunga Marcia nel deserto libico di mille operai cinesi per raggiungere Tripoli
Operai e impiegati di un’impresa edile cinese sono stati aggrediti nella città di Ajdabiyah da uomini armati che hanno portato via tutto, computer e bagagli, e stanno cercando di raggiungere a piedi la capitale per rientrare in patria. Saccheggi e aggressioni anche a cantieri e persone della Corea del Sud e del Bangladesh.

Tripoli (AsiaNews/Agenzie) – Oltre mille operai cinesi di un’impresa edile, attaccata e saccheggiata da uomini armati, stanno compiendo una marcia di centinaia di chilometri nel deserto per raggiungere l’aereoporto di Tripoli, da cui imbarcarsi per Pechino. Il sito della compagnia Huafeng è stato attaccato il 20 febbraio nella città di Ajdabiyah, nella zona orientale del paese, a 863 km dalla capitale.

I ladri hanno minacciato con le armi il personale, e hanno portato via tutto quello che hanno trovato, bagagli e computer. Nessuno è rimasto ferito nell’aggressione. Gli operai, muniti di passaporto e cibo, hanno quindi deciso di incamminarsi verso Tripoli, distante "alcune centinaia di chilometri", con la speranza di prendere il primo volo per la Cina.  

Ieri, Pechino ha invitato gli imprenditori a rinviare i loro viaggi in Libia e le imprese attive nel Paese ad adottare ogni cautela a causa degli scontri in corso da giorni. Huafeng ha la sua sede nella provincia orientale dello Zhejiang, ed ha contratti per la costruzione di zone residenziali in Libia. Ieri una folla di alcune centinaia di libici hanno saccheggiato una cantiere a occidente di Tripoli, ferendo dei lavoratori sudcoreani e del Bangladesh.