Sui luoghi di Buddha, buddisti e cristiani pregano per la libertà religiosa
di Kalpit Parajuli
La manifestazione si è svolta dal 24 al 25 febbraio. La due giorni di preghiera verrà riproposta in 50 Paesi, compreso il Myanmar, dove però verrano modificati gli slogan per motivi di sicurezza.
 Kathmandu (AsiaNews) – Centinaia di leader buddisti da tutto il mondo, ma anche molti cristiani e indù, si sono riuniti in Nepal dal 24 al 25 febbraio per pregare insieme e chiedere più libertà religiosa per le minoranze e la pace. La due giorni è iniziata davanti al tempio buddista di Bauddhanath (Kathmandu) e si è conclusa a Lumbini luogo di nascita di Gautama Buddha. Organizzata dalla Buddists World Peace Association, l’iniziativa proseguirà nei prossimi giorni in Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Corea del Sud, Paesi a maggioranza buddista, ma sarà riproposta anche in altri 50 Stati.  

Kenseng Lama, organizzatore della due giorni nepalese afferma: "Abbiamo organizzato questo incontro di preghiera  per fermare  la crescita dei conflitti e la repressione  delle minoranze religiose nel mondo ." L’iniziativa toccherà anche regimi che violano la libertà religiosa, come il Myanmar e Lama sottolinea che molti slogan verranno modificati per evitare problemi con le autorità. “Noi nepalesi – aggiunge – abbiamo pregato per il  diritto alla libertà religiosa nella nuova costituzione”.

Diversi leader religiosi cristiani, cattolici e protestanti, hanno partecipato insieme ai buddisti alla veglia di preghiera.

“Noi sosteniamo questa manifestazione – afferma Binod Thapa leader cristiano protestante -  perché come i buddisti anche noi vogliamo più libertà religiosa." Le autorità – fa notare Thapa - hanno posto i diritti delle minoranze e la laicità tra i principi fondanti della nuova costituzione, ma di fatto non vi è ancora nessuna disposizione che garantisca i diritti alle fedi diverse dall’induismo”. Thapa ricorda che  nonostante le promesse del governo, i cristiani di Kathmandu e di altre città del Nepal, non hanno ancora un luogo per seppellire i propri morti e subiscono continue minacce dagli estremisti indù. Il Nepal è divenuto uno Stato laico nel 2006, dopo secoli di monarchia assoluta di stampo indù. Solo di recente le minoranze religiose, soprattutto cristiani e musulmani, possono costruire edifici di culto e celebrare funzioni religiose in pubblico.