Quaresima in Sri Lanka: “Cristo è la nostra speranza” per la riconciliazione
di Melani Manel Perera
Per il vescovo cattolico di Kurunegala il tema lanciato quest’anno dalla Caritas Sri Lanka è “appropriato” e “rilevante” per il Paese, che affronta un processo di riconciliazione dopo 30 anni di guerra. E richiama i fedeli a una “conversione autentica” del cuore e della mente, come ha esortato il Papa.
Colombo (AsiaNews) – Nel suo messaggio per la Quaresima mons. Harold Anthony Perera, vescovo cattolico della diocesi di Kurunegala (provincia nord-occidentale dello Sri Lanka), rilancia il tema proposto quest’anno dalla Caritas Sri Lanka-Sedec, ‘Cristo è la nostra speranza’, definendolo “appropriato” per riconciliare il Paese ancora ferito dalla guerra conclusa nel 2009. Il vescovo invita i fedeli a porre la loro fiducia nello Spirito Santo e, citando le parole di Benedetto XVI, chiede loro di lasciarsi ispirare a una “conversione autentica” del cuore e della mente che possa sanare le ferite di ognuno, per inaugurare una nuova vita nella libertà.

“‘Cristo è la nostra speranza’: mai tema fu più appropriato, visto che stiamo affrontando un processo di riconciliazione dopo 30 anni di violenze e sofferenze. Quello di cui abbiamo bisogno – spiega mons. Perera – è aspirare a un senso più alto dei valori umani e al dono di una vita nuova e libera in Cristo”.

“Durante il periodo quaresimale – continua il vescovo – commemoriamo la passione, la morte e la gloriosa resurrezione di Cristo, che ha riconciliato l’uomo con Dio. Questo momento ci esorta con forza a dare speranza a coloro che sono disperati, senza una casa, vittime di violenze ed emarginati. E [ci esorta] a essere cantori di verità e giustizia”.

A conclusione del suo messaggio, mons. Perera chiama i fedeli a “riflettere e meditare con forza sulla parola di Dio. Impegnamoci a diventare uno strumento di speranza in Cristo. Con le nostre preghiere e la testimonianza della nostra fede, possiamo aprire la strada verso quel vasto orizzonte di speranza che è l’Onnipotente”.