Elicotteri e camion-cisterna per raffreddare i reattori di Fukushima
Si cerca di riattivare elettricità e impianti di raffreddamento. Ai 50 ingegneri si sono aggiunti 300 volontari per lavorare ai reattori. In alcune zone dell’impianto il livello di radiazioni è di 10 millisievert. Cresce il bilancio dei morti: 5178 e 8913 dispersi.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Elicotteri militari stanno buttando acqua marina sui reattori surriscaldati di Fukushima, nel tentativo di sommergere le sbarre di materiale radioattivo e prevenire il rilascio di radiazioni.
 
Insieme agli elicotteri, almeno 10 camion cisterna si dirigono vicino ai reattori per raffreddare gli impianti da terra. Il Ministro della difesa, Toshimi Kitazawa, ha dichiarato che anche 11 camion militari si aggiungeranno nel tentativo. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha negato che le sbarre di combustibile nucleare del reattore 4 sono completamente scoperte.
 
Gli operatori dell’impianto stanno cercando di riattivare l’elettricità per rimettere in funzione gli impianti di raffreddamento, bloccati col terremoto e lo tsunami. L’incidente ha causato il surriscaldamento dei reattori, dove nei giorni scorsi sono avvenuti scoppi e incendi a quattro dei sei reattori. Le persone che vivono nell’area di 30 km sono invitati a rimanere in casa o a trasferirsi.
 
Nonostante il pericolo di radiazioni, 50 ingegneri hanno deciso di continuare il lavoro per fermare il pericolo di un disastro nucleare. Oggi altri 300 operai volontari si sono aggiunti nel tentativo di riattivare l’impianto elettrico e di conseguenza quello di raffreddamento dei reattori.
In alcune parti dell’impianto il livello delle radiazioni è giunto a 10 millisievert, permettendo di lavorare solo fino a 10 -25 ore.
 
Intanto cresce il bilancio dei morti: 5178, con 8913 dispersi. Nella zona del nord-est, colpita dallo tsunami, almeno 500 mila persone vivono in rifugi temporanei. Più a sud, nel timore di radiazioni, altre 450 mila persone hanno deciso di andare fuori di casa, dormendo in palestre e scuole.