Fukushima: segni di progresso, ma scatta l’allarme per acqua, cibo e latte contaminati
I tecnici nella centrale nucleare danneggiata sono riusciti a riportare l’elettricità in tre dei reattori, e cercano di ripristinare il sistema di pompaggio dell’acqua. Non c’è necessità di ampliare la zona di evacuazione (20 km) intorno a Fukushima, ma l’emergenza non è ancora superata.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Segni di progresso nella battaglia che 580 tecnici e operai stanno conducendo a Fukushima. Gli ingegneri sono riusciti a riportare i collegamenti elettrici a tre reattori dell’impianto nucleare atomico e sperano di verificare presto il sistema di pompaggio dell’acqua. Si tratta dei primi chiari segni di miglioramento della situazione nell’affrontare la peggior crisi atomica degli ultimi 25 anni. Il presidente della Commissione di controllo nucleare degli Stati Uniti, Gregory Jaczko, ha dichiarato che i livelli di radioattività sembrano calare. La situazione, anche se in miglioramento, non sembra ancora totalmente sotto controllo.

Ieri è cresciuto l’allarme per un possibile fall out nucleare, dopo che funzionari hanno evidenziato tracce di elementi radioattivi nel latte, negli spinaci, nell’acqua e nella pioggia nel Giappone settentrionale e centrale. Il ministero della Salute ha ordinato ai residenti vicino a Fukushima di non bere più acqua dai rubinetti a causa dell’alto livello di iodina radioattiva. Il governo ha proibiti la vendita di latte crudo dalla prefettura di Fukushima e potrebbe in giornata annunciare ulteriori restrizioni sul cibo.

Per tutta la giornata di ieri è continuata la battaglia a Fukishima. Squadre di tecnici della polizia e dei pompieri di Tokyo, usando un robot, hanno irrorato per 13 ore di acqua marina il reattore n.3, che contiene plutonio e uranio. La pressione, dopo aver continuato a crescere, si è infine stabilizzata. L’amabasciata italiana a Tokyo ha dichiarato: “Anche se la situazione presso la centrale nucleare di Fukushima appare in via di progressivo miglioramento, l'emergenza non e' ancora superata e non si possono pertanto escludere ulteriori, rilevanti danni ambientali, con conseguenti rischi per la salute''. L'agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha riferito che detto non vi è la necessità di ampliare la zona di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima rispetto all'attuale raggio di 20 km.