Arkhangelsk, Chiesa ortodossa contro le sette, compresi i corsi di yoga
Le autorità locali scrivono all’eparchia per invitare a tenere lontani dalle scuole “culti distruttivi” come quello dei Testimoni di Geova. Ma per i responsabili religiosi incombe anche il problema dello yoga, pratica che fa vero “reclutamento” negli spazi pubblici.

Mosca (AsiaNews) – Le autorità di Arkhangelsk scrivono alla Chiesa russo-ortodossa locale per ricordare la necessità di vigilare sulle attività di “nuovi movimenti” religiosi nelle scuole. Nella sua lettera, il Dipartimento comunale per l’istruzione cita in particolare i Testimoni di Geova come setta da tenere lontana dai centri educativi. Ma per l’eparchia c’è anche un altro pericolo che incombe sulla comunità e sono le lezioni di yoga, considerato alla stregua di una religione, che fa vero proselitismo attraverso le lezioni in spazi pubblici.

Come riporta il centro d’informazione Sova,  lo scorso  9 marzo il Dipartimento per l’istruzione ha inviato una lettera all’eparca Danijl di Arkhangelsk  e Kholmogorsky - nord di Mosca -  per ricordare che le autorità cittadine sono impegnate nel “combattere la diffusione di associazioni religiose nella scuole”. Sul territorio municipale è stato attivato il progetto “Prevenzione dei culti distruttivi” a cui partecipano operatori sociali, educatori e psicologi. Sono, inoltre, in corso laboratori su temi specifici come “Prevenzione della dipendenza da culti distruttivi” e “Concetto ed essenza delle sette totalitarie e distruttive”. 

Per sette o culti distruttivi in Russia spesso si intendono molte delle realtà religiose non classificabili tra confessioni e denominazioni tradizionali o per lo più non gradite a autorità politiche e ortodosse. Nel mirino su tutto il territorio nazionale, ci sono i Testimoni di Geova, oggetto di una vera persecuzione anche sul piano giudiziario.  Anche ad Arkhangelsk  le autorità puntano il dito contro i Testimoni e invitano l’eparchia e i responsabili educativi a tenerli lontani dalle aree scolastiche. La lettera invita poi a utilizzare nelle scuole programmi fortemente tagliati su contenuti ortodossi sia per le lezioni standard che per i corsi facoltativi. 

Nella sua lettera di risposta, il centro informazione dell’eparchia accoglie l’invito delle autorità e rincara la dose. Non sono solo i Testimoni di Geova a preoccupare, ma anche gli “insegnanti di yoga” che entrano nelle scuole pubbliche da “dietro le quinte”. I leader religiosi si riferiscono alle lezioni di yoga tenute in spazi pubblici. Come il museo della città di Arkhangelsk, dove si svolgono conferenze sul “Tantra yoga”, una delle forme più antiche di yoga.   Quello che non piace alla Chiesa locale è che gli insegnanti dicano che lo yoga possa essere praticato da fedeli di ogni religione e che alla fine delle letture pubbliche spesso si pubblicizzino corsi a pagamento che vengono svolti in una delle scuole cittadine, come la n°11 o la Casa d’arte per i bambini Solombala. La direttrice della scuola n°11 ha spiegato che tutto è nella norma perché i responsabili dei corsi affittano regolarmente gli spazi dell’istituto, ma per le autorità religiose lo yoga è a tutti gli effetti una “pratica religiosa” e gli insegnanti, promuovendo i loro corsi, non fanno altro che “reclutamento”. La Chiesa chiede il sostegno del potere politico nell’arginare il fenomeno e erigere una “barriera contro questa gente senza scrupolo”. “Devono capire che il tempo dell’‘onnivoria’ religiosa è passato”, conclude la lettera. (N.A.)