Il boom cinese spinge il Giappone alla ricerca di acciaio

Industrie automobilistiche tagliano la produzione; le acciaierie si rivolgono all'Australia.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – L'industria giapponese è alla disperata ricerca di acciaio. Il boom economico cinese ha provocato infatti una carenza di acciaio a livello mondiale, che si ripercuote anche sul Giappone: le grandi industrie automobilistiche tagliano la produzione e le acciaierie hanno deciso di rivolgersi oltremare.

La situazione di crisi ha costretto la Suzuki Motor a tagliare la produzione di 20 mila unità; rispetto ai 530 mila veicoli programmati per i prossimi 6 mesi, ne fabbricherà solo 510 mila. Per affrontare l'emergenza, la Suzuki ha deciso di accaparrarsi approvvigionamenti dal gigante sudcoreano Posco.

Il deficit ha colpito anche la Nissan Motor, la seconda produttrice di auto in Giappone, la quale ha sospeso le operazioni in 3 delle sue 4 fabbriche nazionali per 5 giorni tra il 29 novembre e l'8 dicembre scorsi, perdendo la produzione di 25 mila macchine.

La Nippon Steel e la JFE, le 2 maggiori acciaierie giapponesi, hanno reso noto ieri che, per i prossimi 10 anni, acquisteranno da miniere australiane un totale di 24 milioni di tonnellate di carbone coke, materiale chiave per la produzione dell'acciaio.