Politici e intellettuali israeliani all’Ue: riconoscete lo Stato palestinese
Una ventina di personalità israeliane hanno firmato una lettera aperta diretta in particolare ai leader europei chiedendo di appoggiare, a settembre, il riconoscimento dello Stato palestinese alle Nazioni Unite. Una petizione analoga è stato avanzata un mese fa da 17 Nobel e altri scienziati e intellettuali israeliani.

Tel Aviv (AsiaNews/Agenzie) – Una ventina di personalità israeliane hanno firmato un appello ai leader europei affinché appoggino la richiesta del riconoscano uno Stato palestinese indipendente sulla base del confini del 1967, quando verrà presentata a settembre alle Nazioni Unite.

Fra i firmatari dell’appello figurano, oltre a membri del gruppo “Solidarietà”, l’ex presidente della Knesset, Avraham Burg; un ex direttore generale del ministero degli Esteri, Alon Liel; l’ex capo della Commissione per il servizio civile Itzhak Galnoor e un diplomatico di carriera, Ilan Baruch, già ambasciatore in Sud Africa e nelle Filippine. Fra gli intellettuali c’è il premio Nobel prof. Daniel Kahneman; l’ex presidente dell’Accademia delle scienze di Israele Menahem Yaari e altri autori e studiosi di fama internazionale.

I firmatari dichiarano che a dispetto dei “sospetti reciproci” il riconoscimento dell’indipendenza palestinese “è non solo un diritto, ma anche un passo positivo e costruttivo a favore di entrambe le nazioni”.  “Come cittadini israeliani dichiariamo che se e quando la Nazione palestinese dichiarerà uno Stato sovrano e indipendente, che vivrà a fianco di Israele in pace e sicurezza, appoggeremo questa dichiarazione e riconosceremo uno Stato palestine basato sui confini del 1967”. Il documento afferma inoltre: “Chiediamo alle Nazioni del mondo di dichiarare la loro volontà a riconoscere uno Stato palestinese indipendente basato su questi principi. Un tale riconoscimento stabilirà il quadro e i parametri per adeguati negoziati sui dettagli dell’accordo fra i due stati”. Nell’aprile scorso 17 premi Nobel israeliani, insieme con decine di artisti e intellettuali hanno firmato una petizione analoga. I firmatari affermano che l’accordo dovrà estendersi anche a Gaza, una volta che i suoi governanti abbiano riconosciuto il diritto di Israele all’esistenza. Da domani l’Egitto aprirà nuovamente a tempo indeterminato il valico di Rafah, che collega il Paese a Gaza.