La diocesi di Sendai affronta l’emergenza in Giappone: “Nuova creazione”
di David Uribe
I cristiani giapponesi sono impegnati in un lavoro profondo di appoggio alle persone colpite dallo tsunami e dal terremoto, senza distinzione di fede religiosa. La diocesi di Sendai concentra il suo sforzo per raggiungere persone e luoghi più isolati.

Sendai (AsiaNews) – La diocesi di Sendai ha messo in atto un piano articolato di sostegno alle persone colpite dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo, intitolato “Nuova creazione”. Il piano è stato deciso il 15 aprile e da allora si sta sviluppando in concreto. Il vescovo della diocesi, mons. Martin Tetsuo Hiraga, ha detto: “Sentiamo la missione di essere insieme a questo immenso numero di persone che stanno soffrendo. Per fare questa nuova creazione è necessario vivere secondo questa attitudine: essere una Chiesa che cerca una nuova creazione, sforzandosi, dove le nostre forze lo permettono, di mantenere un approccio speciale e profondo verso le persone e i luoghi più isolati, in modo da essere vicini alle persone che li abitano, in modo da poterle rianimare, dare loro forza e camminare insieme con loro”.

La diocesi di Sendai, da questa situazione di urgenza estrema di cui tutta la zona costiera ha sofferto danni enormi, ha posto alcuni pilastri fondamentali per la sua azione, le cui linee base sono: “Stabilire, e promuovere il “Centro di appoggio della diocesi di Sendai” come base delle attività di aiuto e chiedere che tutta la diocesi si faccia carico di questo sforzo.

Occorre promuovere in maniera programmata il Centro di appoggio, che si è costituito il 16 marzo scorso sotto la responsabilità del vescovo di Sendai per sostenerlo, rafforzarlo e aumentare la sua area di soccorso. E allo stesso tempo sostenerlo pienamente con il personale, l’equipaggiamento e il materiale che possa essere necessario. Per sostenere economicamente questa attività saranno utilizzate tutte le donazioni ricevute tramite la Caritas Giappone. Continuare con lo stesso spirito di aiuto verso questo Centro, che si avvicina non solo ai fratelli cattolici colpiti, ma anche sostiene nelle zone della calamità tutti coloro che hanno bisogno del nostro aiuto.

Attualmente il Centro di aiuto dispone di un campo base e di vari campi secondari negli edifici e nei terreni delle varie chiese che si trovano nelle zone disastrate. D'ora in avanti, secondo le necessità di queste zone continueremo a dare un aiuto attivo, fino al limite delle nostre capacità”.

Attualmente la diocesi di Niigata gestisce Centri di rifugio e aiuto per le persone colpite dal disastro. Nello stesso modo la diocesi di Saitama aiuta i nostri fratelli della costa sud di Fukushima, specialmente nella città di Iwaki. La diocesi di Sapporo sta aiutando la comunità della Chiesa di Miyako e i suoi dintorni. L’arcidiocesi di Tokyo, grazie al suo Centro pastorale internazionale dà un appoggio a tutte queste attività.