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La Chiesa turca ricorda mons. Padovese a un anno dal suo assassinio
Vi sarà una messa a Iskenderun, presieduta da mons. Ruggero Franceschini, con la presenza del nunzio. I cattolici sono silenziosi e discreti. Murat Altun, l’assassino di mons. Padovese rischiava di essere liberato per insanità di mente. Ma una Commissione medica di Istanbul ha stabilito che egli è sano di mente. Non vi è ancora la data del processo. Lo scorso Giovedì Santo vi è stato un attentato contro un cappuccino indiano.
Ankara (AsiaNews) – Il 5 giugno prossimo la Chiesa cattolica turca ricorderà mons. Luigi Padovese a un anno dal suo assassinio. Nella cattedrale di Iskenderun, di cui Padovese era il vescovo, sarà celebrata una messa alla presenza di rappresentanti delle diverse confessioni cristiane e delle autorità locali. Il presidente della celebrazione sarà mons. Ruggero Franceschini, arcivescovo di Izmir e anche vicario apostolico di Iskenderun (Anatolia). Secondo informazioni di AsiaNews alla celebrazione sarà presente anche il nunzio mons. Antonio Lucibello e alcuni rappresentanti del Vaticano giunti apposta da Roma.
Fra i cattolici c’è molto silenzio e discrezione sull’anniversario, forse per timore che il ricordo dell’assassinio possa rinfocolare polemiche e tensioni, così vicino all’appuntamento elettorale nazionale del 12 giugno. Ma secondo alcuni cattolici vi è nel Paese una crescita di nazionalismo e fondamentalismo che si sfoga con violenze verso i cristiani.
Negli anni scorsi, vi sono stati altri attentati contro sacerdoti cattolici e cristiani: don Andrea Santoro, ucciso nel 2006 a Trabzon; tre cristiani protestanti sgozzati a Malatya nel 2007; il giornalista Hrant Dink, di origine armena, ucciso nel 2007 a Istanbul.
Vi sono stati anche ferimenti a tentativi di assassinio. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto a Adana (Anatolia). Lo scorso Giovedì Santo, dopo le celebrazioni, un gruppo di giovani è penetrato nella chiesa e ha cercato di uccidere il sacerdote, un cappuccino indiano, p. Francis. Alcuni giovani cattolici hanno bloccato con prontezza i malviventi rinchiudendoli in una stanza. Hanno poi chiamato la polizia a cui li hanno consegnati. P. Francis è ora in India in attesa che la situazione si calmi.