Sri Lanka, la Conferenza dei religiosi celebra i 50 anni
di Melani Manel Perera
Il difficile compito della ricostruzione dopo la guerra. Intervento del presidente e del segretario della Conferenza, che riunisce i vari ordini di religiosi e suore del Paese.

Colombo (AsiaNews) – La Conferenza dei Superiori Maggiori Religiosi (Cmrs) delle congregazioni cattoliche ha celebrato il 4 giugno i 50 anni presso la Cappella del provincialato dei Fratelli De La Salle a Colombo, con una messa di ringraziamento, a cui hanno partecipato oltre 200 sacerdoti, religiose e frati. “Continuando a essere lievito attraverso le trasformazioni” è stato il tema della celebrazione. AsiaNews ha intervistato il presidente della Cmrs padre Rohan Dominic e il Segretario esecutivo suor Bernadette Fernando.

La funzione è stata presieduta dal Nunzio Apostolico l’arcivescovo Joseph Spiteri, insieme a mons. Cletus Chandrasiri Perera della diocesi di Rathnapura e al presidente della Csrm padre Rohan Dominic. Padre Rohan nel messaggio per la giornata ha ricordato come “durante questi 50 anni abbiamo viaggiato attraverso la gioia come pure in situazioni difficili. Come tutta la popolazione del Paese, ci siamo trovati in situazioni sociopolitiche, economiche e religiose differenti. In ogni situazione chi ci ha preceduto ha risposto ai segni dei tempi e ha testimoniato una guida profetica, misteriosa, eccezionale e senza confronti. Costoro hanno modellato la Cmrs come una forza collettiva. Nel celebrare i 50 anni di servizio alla Chiesa e alla nazione, li salutiamo per il grande esempio che ci hanno dato”.

Padre Rohan ha spiegato ad AsiaNews che il Cmrs “è una forza collettiva che lavora per la riconciliazione e il miglioramento [sociale e spirituale] della popolazione dello Sri Lanka”. “Siamo più congregazioni religiose che operano come forza unitaria. Vogliamo essere strumento di pace e di riconciliazione e usiamo tutte le nostre risorse per la riconciliazione tra tutte le persone, senza distinzioni etniche, di casta o fede religiosa, e per migliorare le loro vite”. “Siamo sempre stati in prima linea, durante i disastri naturali come per quelli causati dall’uomo”.

Il Cmrs è stato molto attivo sia durante la lunga guerra civile del Paese, che in questi ultimi 2 anni dopo la fine della guerra, anzitutto per aiutare le vittime del conflitto. Circa 160 suore hanno prestato servizio nei campi profughi, in ospedali, orfanotrofi, case per anziani e per disabili, anche collaborando con la Caritas Sri Lanka, con i Servizi di Aiuto dei Gesuiti e con il Centro per Società e Religione. Ora molti sacerdoti e suore hanno iniziato il loro lavoro nel settentrione del Paese, per aiutare i programmi di reinsediamento. Una particolare attenzione è dedicata alla riconciliazione tra le diverse etnie, da promuovere attraverso la verità e la giustizia per guarire le tante ferite lasciate dalla guerra.

Il Cmrs dello Sri Lanka comprende 53 congregazioni, 27 Congregazioni femminili apostoliche, 6 Congregazioni femminili contemplative, 16 Congregazioni clericali e 4 non clericali. In totale, nello Sri Lanka ci sono 3385 religiosi.

Suor Bernadette Fernando ha spiegato che il Cmrs ha funzione di coordinamento tra le diverse Congregazioni,  per meglio collaborare nella missione generale della Chiesa, in piena unità con i vescovi. Ci sono 2 membri del Cmrs in ogni Commissionale Nazionale della Chiesa Cattolica del Paese.

La Conferenza è stata istituita 50 anni fa per iniziativa dell’arcivescovo di Colombo cardinale Thomas Cooray, del vescovo di Galle mons. D.M. Laudadio e del vescovo di Kandy mons. Leo Nanayakkara. L’allora Delegato Apostolico per Ceylon (come si chiamava lo Sri Lanka) il reverendo J.R. Konx presiedette l’incontro e prese atto del desiderio di creare un’unica Conferenza per tutti i religiosi. La Sacra Congregazione degli Istituti della Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica approvarono la Cmrs il 19 dicembre 1960.