Borneo occidentale: minacce di attentati a una chiesa, cattolici nel mirino dei terroristi
di Mathias Hariyadi
A Pontianak una telefonata anonima, con voce di donna, avverte di un ordigno piazzato nelle vicinanze della Stella Maris. Gli artificieri hanno fatto brillare un oggetto contenuto nella spazzatura. Il parroco chiede protezione, ma invita i fedeli alla calma. La zona in passato teatro di violenze interconfessionali.
Jakarta (AsiaNews) – La chiesa cattolica Stella Maris a Siantan Hulu, villaggio a nord della città di Pontianak, capoluogo del Borneo occidentale, è finita nel mirino dei terroristi. La sera del 20 giugno una telefonata anonima ha annunciato un imminente attacco bomba. Una voce di donna, infatti, avvertiva di un ordigno rudimentale piazzato nei dintorni dell’edificio. Il parroco, avvertito da un fedele, ha chiamato gli artificieri che hanno fatto brillare un oggetto nascosto nella spazzatura. Da tempo nella zona non si registravano attacchi contro la minoranza cristiana, sebbene in passato si siano registrati episodi di violenze interconfessionali.

Interpellato da AsiaNews, Severianus Endy, giornalista a Pontianak, riferisce che la prima telefonata è stata indirizzata a un uomo chiamato Beno, farmacista cattolico del villaggio. Egli ha subito avvertito il parroco della Stella Maris, p. Sony Wengkang, il quale ha poi contattato le forze di polizia. “La minaccia proveniva – racconta il sacerdote – da una voce di donna, non identificata, che chiamava da un telefono cellulare. Il numero non era nascosto”.

Una squadra di artificieri è subito intervenuta per verificare la serietà della minaccia. Rovistando fra i rifiuti, gli esperti hanno rinvenuto un oggetto sospetto all’interno di un bidone e lo hanno fatto brillare. Rivolgendosi alla folla di fedeli, il parroco ha sottolineato che la comunità va avvisata in caso di minacce concrete; allo stesso tempo egli ha cercato di stemperare gli animi, invitando i cattolici alla calma e all’armonia sociale. Intanto le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per risalire ai responsabili.

In passato Pontianak, città del Borneo occidentale, è stata teatro di violenze interconfessionali. La zona è abitata in prevalenza da indonesiani di origine cinese e nativi locali di etnia dayak, cattolici. Nel 1999 questi ultimi sono stati coinvolti in violenti scontri con migranti maduranesi, originari dell’isola di Madura nello Java orientale, e in maggioranza di fede musulmana.

In precedenza, altri episodi di conflitti interconfessionali si erano verificati nel 1997 e nel 1996. Solo l’intervento dell’esercito indonesiano ha garantito il ritorno della calma e dell’ordine.