Sri Lanka: i politici hanno “paura” della libertà d’informazione
di Melani Manel Perera
Conferenza stampa organizzata da un collettivo di giornalisti e rappresentanti dei media. Lo Sri Lanka è l’unico Stato dell’Asia del sud a non avere una legge sul diritto e sulla libertà d’informazione (Freedom of Information Bill).
Colombo (AsiaNews) – Lo Sri Lanka deve avere una legge sul diritto e sulla libertà d’informazione (Freedom of Information Bill), anche se i politici “hanno paura” e “vogliono tenerci all’oscuro”. È quanto è emerso il 22 giugno scorso in una conferenza stampa, organizzata a Colombo dalla Citizens Right and Collective of Media Organization (Crcmo). Lo Sri Lanka è l’unico Stato dell’Asia del sud a non avere una legge sul diritto all’informazione, già adottata in più di 80 Paesi in tutto il mondo. “Mai come adesso – si legge in una dichiarazione ufficiale – sentiamo l’urgenza di garantire ai cittadini una politica culturale in cui il governo sia responsabile delle persone”. L’associazione spera di realizzare anche una giornata di “consapevolezza pubblica”, il prossimo 5 luglio.

Secondo la Crcmo, tenere la gente informata su tutti i fronti è un prerequisito essenziale per vigilare in modo efficace sulla condotta dei politici, limitando dove possibile l’abuso di potere. “Da sempre il governo cerca di tenere le persone all’oscuro di tutto. Ma i cittadini hanno il diritto di sapere cosa accade intorno a loro, e in quali circostanze”, ha dichiarato Gamini Viyangoda, membro dell’organizzazione.

Nel settembre 2010 Karu Jayasuriya, leader dell’opposizione, aveva presentato la Freedom of Information Bill in parlamento. All’epoca il governo congelò la proposta, promettendo di redigere una propria bozza della legge. Tuttavia, sette mesi dopo la maggioranza non aveva ancora presentato nulla, e a maggio Jayasuriya ha rimesso sul tavolo il suo disegno di legge.