Un video mostra la povertà estrema del Paese del "Caro Leader"
Girato nel corso di mesi da un giornalista in incognito, con una telecamera nascosta, il filmato rende evidente il terribile stato in cui versa la popolazione sotto la dittatura di Kim Jong-il. Carestia, malnutrizione e violenza sono presenti in ogni immagine. Ma il governo butta i soldi per una ferrovia privata, regalo del dittatore per il suo erede.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Povertà estrema, mercati clandestini, tangenti e minacce alla popolazione. E’ quanto emerge da un video esclusivo girato da un reporter clandestino in Corea del Nord. L’uomo, ovviamente nativo del regime, ha nascosto una telecamera sul proprio corpo per diversi mesi per produrre il filmato, ottenuto in esclusiva dall’emittente australiana Abc.

Le immagini (si possono vedere qui http://www.abc.net.au/reslib/201106/r790674_6878692.asx) sono terribili: si vedono orfani di meno di otto anni che chiedono l’elemosina, soldati che molestano venditori ambulanti per ottenere del cibo, persone che a stento si reggono in piedi. Ma, nella schizofrenia sociale che caratterizza l’ultima grande dittatura dell’Asia, si vedono anche degli operai che lavorano a una ferrovia privata che il dittatore Kim Jong-il vuole regalare all’erede Jong-un.

Parlando con uno dei supervisori, il giornalista in incognito chiede cosa stia succedendo: “La ferrovia è un omaggio al compagno Kim Jong-un”, risponde l’uomo. Il delfino del “Caro Leader”, come il padre molto bene in carne, ama infatti viaggiare sul treno: e poco importa che per un suo capriccio si sprechino risorse preziose in uno dei Paesi più poveri del mondo.

La nota di cronaca più importante all’interno del video è sicuramente il reportage all’interno di un mercato privato nei pressi della capitale Pyongyang. Il governo non ha più razioni da distribuire e ha iniziato da circa due anni a permettere piccoli bazar, dove si pratica soprattutto il baratto. Fra le altre scene, si vede anche un soldato che chiede a un venditore del riso “come omaggio per l’esercito”.

Alla richiesta il venditore replica che “gli affari vanno male”, e il soldato si spazientisce: “Chiudi il becco e dammi quello che hai”. Un altro soldato spiega al giornalista che, anche nel potentissimo esercito, “la malnutrizione oramai regna sovrana. Nella mia unità siamo cento, e la metà è malnutrita”.