Scendono le borse asiatiche, timori per l’eurozona e per il “default” Usa
Tokyo a meno 1,53; Seoul a meno 2,2; Hong Kong a meno 2; Shanghai a meno 1,26. Ieri le borse europee erano tutte negative. I ministri europei degli esteri con un nuovo piano salva-Grecia. Continua negli Usa il braccio di ferro fra Obama e la Camera dei rappresentanti per innalzare il tetto del debito a oltre 14300 miliardi di dollari
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – A mezzogiorno di oggi tutte le borse dell’Asia avevano segno negativo. Gli analisti indicano come causa anzitutto il timore che la zona dell’euro possa essere inghiottita dalla crisi del debito, ma anche dal tira-e-molla negli Usa sull’innalzamento del debito sopra la cifra di 14.300 miliardi di dollari.

La borsa di Tokyo è scesa dell’1,53%, seguendo la caduta di Wall Street, che ieri ha segnato un meno 1,2.

Anche a Shanghai l’indice è sceso dell’1,26; a Hong Kong dell’1,99. Stesso andamento negativo per Kuala Lumpur, Singapore. Seoul ha perso l’1% già nei primi 15 minuti di apertura; Alla fine ha chiuso con meno 2,2%.

Ieri le borse europee hanno avuto pesanti perdite, soprattutto l’Italia, con Milano che ha perso il 4%; la Francia a meno 2,7; la Germania a meno 2,3; Londra a meno 1. Sempre ieri i ministri europei delle finanze hanno discusso un nuovo piano di aiuti per la Grecia, con un fondo di 400 miliardi di euro, caratterizzato da “flessibilità” e “ampiezza”.

Negli Stati Uniti continua il braccio di ferro fra il presidente Obama e la Camera dei rappresentanti per aumentare il tetto del debito e per concordare tagli e tasse così da ridurre il deficit. In una corsa contro il tempo, e con incontri continui, si vuole arrivare al 2 agosto senza temere di dichiarare “default”, che vorrebbe dire essere bollati come insolventi dalle agenzie di rating.