Israele approva una legge per impedire il boicottaggio delle colonie
Il testo è passato ieri in Parlamento: chi appoggia il boicottaggio degli insediamenti può essere citato in giudizio per danni. Il voto è avvenuto mentre il “Quartetto” cercava di rivitalizzare il dialogo fra palestinesi e Israele. I gruppi per i diritti umani faranno appello all’Alta corte chiedendo l’annullamento.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il Parlamento israeliano ha approvato una legge  che punirà ogni individuo o organizzazione israeliana che boicotta gli insediamenti in Cisgiordania. La legge, piuttosto controversa, è passata con 47 voti contro 36. Gli insediamenti sono considerati illegali, in base alla legge internazionale, anche se Israele cerca di negare questo fatto. I colloqui di pace con i palestinesi si sono bloccati sul problema della continua espansione delle colonie in territori che dovrebbero rientrare in un futuro Stato palestinese. Di recente è stato promosso un appello da parte di accademici e artisti israeliani in cui si chiedeva di boicottare la colonia di Ariel, in Cisgiordania.

In base alla nuova legge, chi appoggia un “boicottaggio basato geograficamente” che include ogni parte di Israele e delle colonie può essere oggetto di una causa per danni nel tribunale civile. In passato alcuni imprenditori israeliani incaricati di costruure una città palestinese a nord di Ramallah hanno protestato contro gli insediamenti boicottando prodotti o servizi provenienti dalle colonie. Il provvedimento favorisce i coloni che possono dencunaire eventuali boicottaggi senza prove contrete. 

Il partito centrista Kadima ha criticato il Primo ministro, Netanyahu, per la sua assenza durante il voto. “Il governo Netanyahu danneggia Israele e dovrebbe essere il primo a pagarne il prezzo…L’assenza del Premier dalla votazione non diminuisce il danno che ha fatto. Ha attraversato la linea rossa della stupidità e dell’irresponsabilità nazionale”. Netanhyau inizialmente voleva rimandare la votazione per non presentare Israele in una luce negativa mentre il Quartetto (Onu, Unione Europea, Stati Uniti e Russia) cerca di affrontare una discussione cruciale sull’intenzione palestinese di chiedere il riconoscimento Onu per uno Stato palestinese. I palestinesi hanno denunciato la legge, affermando che con la sua approvazione “il contenuto di una imminente dichiarazione del Quartetto sulla possibilità di nuovi negoziati diventerà irrilevante”.

Il parlamentare laburista Eitan Cabel l’ha definita “una legge vigliacca, un’altra nella serie di leggi fasciste preparate dal governo”. Parecchi gruppi asostegno dei diritti umani hanno annunciato immediatamente che faranno appello all’Alta corte chiedendo che sia annullata. I gruppi sostengono che è anticostituzionale, impedisce la libertà di espressione e e viola sia la legge internazionale che la legislazione sui danni.