Rifiutano di festeggiare l’anniversario del Partito: 8 monaci arrestati
Le autorità della contea di Nangchen avevano organizzato feste e giochi per il 1° luglio, a cui non ha partecipato praticamente nessuno. Il 12 luglio, per punire i monaci rivoltosi, hanno imposto un corso di “educazione legale” e subito dopo hanno arrestato i religiosi, che si erano rifiutati di seguirlo.
Dharamsala (AsiaNews) - Le autorità comuniste della Provincia autonoma tibetana hanno arrestato 8 monaci buddisti che si sono rifiutati di partecipare alle manifestazioni organizzate per il 90esimo anniversario della fondazione del Partito comunista. Alle celebrazioni non ha preso parte neanche la popolazione locale, segno che la tensione in Tibet continua a salire.

Lo scorso 12 luglio, la polizia e alcuni dirigenti politici della contea di Nangchen si sono recati presso il monastero di Surmang e hanno annunciato ai religiosi che avrebbero dovuto partecipare a un corso di “Educazione legale”. Il “corso” è stato imposto dopo il rifiuto dei monaci a partecipare alle feste previste il 1° luglio, data dell’anniversario del Pcc.

Subito dopo l’annuncio 8 monaci - Karma Samten (nella foto), Jigtak, Sherab, Gaya Tashi, Urgen Samten, Karma Soepa, Karma Monlam e Dosam - si sono allontanati rifiutandosi di partecipare. Per questo sono stati arrestati e portati con la forza presso il Centro di detenzione della contea.

Questi ultimi arresti dimostrano che la popolazione tibetana non intende piegarsi alla repressione imposta da Pechino sul Tibet. Il governo centrale prima ha cercato di blandire i monaci, garantendo donazioni e fondi per i monasteri “fedeli”, ma quando questa mossa non ha funzionato ha iniziato ad arrestare tutti coloro che gli si oppongono. Secondo alcune stime, dal 2008 a oggi si sono verificati più di 3mila arresti. (N.C.)