Kandhamal, leader cristiano trovato morto. Sajan George accusa gli estremisti indù
Scomparso nei giorni scorsi, Micael Digal è stato ritrovato morto questa notte vicino al villaggio di Mdikia. La polizia ha subito archiviato il caso come morte accidentale. Presidente del Global Council of India Christian denuncia polizia e autorità che da anni coprono i delitti dei radicali indù.
Bhubaneswar (AsiaNews) – Il corpo di Micael Digal, attivista e leader cristiano, è stato ritrovato questa notte vicino al villaggio di Mdikia (Kandhamal) dopo giorni di ricerche. Dopo l’autopsia, avvenuta questa mattina, la polizia ha definito la sua morte “accidentale”. Secondo Sajan George presidente del Global Council of India Christian (Ccic), l’uomo è stato vittima di un agguato degli estremisti indù. Essi l’hanno ucciso per la sua attività a sostegno delle vittime dei pogrom del 2008 e dei Dalit cristiani.

“Anche se la polizia ha archiviato il caso – afferma – il Gcic continuerà a fare pressioni affinché si faccia giustizia per Micael e per gli altri cristiani uccisi in modo barbaro dai radicali indù”. L’attivista cita l’omicidio di Saul Pradhan, pastore protestante scomparso il 10 gennaio e ritrovato morto pochi giorni dopo a due chilometri dalla sua abitazione. Nonostante le evidenti ferite presenti sul suo corpo, a tutt’oggi il caso è archiviato.

Sajan George spiega che a circa tre anni dai pogrom costati decine di morti i cristiani di Kandhamal continuano a essere vittime dei gruppi estremisti, che agiscono indisturbati con la copertura della polizia e delle autorità statali. (N.C.)