Nostra Signora di Lanka, benedizione per migliaia disabili fisici e mentali
di Melani Manel Perera
I partecipanti, cattolici e non, provenivano da diverse diocesi del Paese. Hanno presieduto la liturgia il card. Malcolm Ranjith e il card. Bernard Francis Law, arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore di Roma.
Tewatta (AsiaNews) – “Solo Gesù è la nostra risposta, solo Gesù può curare i nostri mali fisici e mentali. Come cattolici, cercate sempre i sacramenti della confessione e della comunione. Sono i privilegi che Dio ci ha donato”. Così il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, si è rivolto nella sua omelia a migliaia di disabili, cattolici e non, presenti alla benedizione dei malati. Insieme al porporato, hanno partecipato all’eucarestia il card. Bernard Francis Law, arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, e l’arcivescovo Joseph Spiteri, nunzio papale in Sri Lanka. La liturgia si è svolta nel santuario Nostra Signora di Lanka, della basilica nazionale di Tewatta, lo scorso 28 agosto.

In una processione solenne, alcuni partecipanti hanno portato striscioni colorati, con citazioni bibliche in singalese, tamil e inglese; lampade e lumini.

Magrette Adames, della parrocchia di Dalugama (diocesi di Colombo), ha accompagnato suo figlio: “Era andato a lavorare all’estero, ma dopo un anno si è ammalato di una malattia mentale sconosciuta, ed è tornato a casa. Ma lui ha fede in Gesù, veniamo qui ogni anno a questa festa eccezionale sperando di trovare una cura speciale”.

Dopo aver partecipato alla benedizione dello scorso anno, un buddista è guarito dai problemi alla schiena e alla gamba sinistra che lo affliggevano da tempo. Quest’anno è tornato, insieme alla sua famiglia, per mostrare la sua gratitudine.

P. Priya Jayamanne, amministratore della basilica nazionale di Tewatta, racconta ad AsiaNews: “Sono felice di vedere una folla così grande, accorsa per pregare affinché Gesù interceda per i loro problemi e le loro malattie. Avevamo preparato 600 posti per persone in situazioni speciali, ma non sono state sufficienti”. Il sacerdote ha ringraziato poi il governo, per aver fornito acqua, elettricità e servizi sanitari necessari per accogliere così tante persone.