Kabul: concluso l’attacco suicida dei Talebani. Ombre sulla transizione
La prova di forza dei terroristi ha causato nove morti e 23 feriti. I talebani hanno voluto dimostrare la loro capacità di penetrare “l’anello di acciaio” di Kabul, proprio mentre è in corso il passaggio delle responsabilità di sicurezza dalle forze occidentali ai militari locali.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Le forze afghane hanno ucciso l’ultimo dei combattenti Talebani che ieri hanno attaccato l’ambasciata degli Stati Uniti, il quartier generale della Nato e alcuni edifici della polizia afghana a Kabul. I combattimenti sono proseguiti per 19 ore; un gruppo di cinque kamikaze si era asserragliato in uno stabile in costruzione, vicino all’ambasciata americana, e ha cominciato a sparare con armi leggere e probabilmente un piccolo mortaio. Nel frattempo altri gruppi di Talebani attaccavano uffici della polizia e una prigione, mentre un kamikaze è stato ucciso mentre cercava di penetrare nell’aeroporto. Almeno nove persone sono rimaste uccise e 23 ferite nell’offensiva.

Si tratta certamente della sfida militare di maggior ampiezza compiuta nella capitale dai Talebani, proprio mentre i contingenti militari stranieri si preparano ad affidare la responsabilità della sicurezza nel Paese alle forze afghane entro il 2014. “L’ampiezza dell’attacco di oggi non ha precedenti. C’è stata sicuramente una falla nelle forze afghane che hanno la responsabilità per Kabul, o un buco nell’intelligence”, ha dichiarato un esperto americano.

La capacità dei Talebani di penetrare in quello che è stato definito “l’anello di acciaio” intorno a Kabul, proprio mentre il Senato degli Stati Uniti discute tagli significativi nel finanziamento alle forze afghane, potrebbe avere ripercussioni sul piano di disimpegno della Nato dall’Afghanistan. Il presidente afghano Hamid Karzai ha dichiarato che il piano andrà avanti come previsto: “Con attacchi del genere i terroristi non potranno fermare il passaggio della sicurezza dalle forze internazionali a quelle afghane”. Il passaggio è già avvenuto quest’anno in sette aree del Pakistan, fra cui due province.