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Orissa, revocato l’ordine di demolizione delle chiese
di Nirmala Carvalho
L’annuncio del governo del distretto di Kandhamal. Ma l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. John Barwa, avverte: “I funzionari locali continuano a tormentare i cristiani”. Una preghiera alla Madonna Addolorata, di cui oggi si celebra la festa.
Cuttack-Bhubaneswar (AsiaNews) – Nessuna chiesa in Kandhamal (Orissa) sarà demolita. Lo ha assicurato il district collector Rajesh Prabhakar Patil in persona, incontrando una delegazione di cristiani. Tuttavia, per mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar (capitale dello Stato), “le garanzie verbali del district collector non fermano i funzionari locali, che continuano a tormentare la gente”. Lo scorso agosto, in occasione dell’anniversario dei pogrom anticristiani del Kandhamal, il governo aveva ordinato la demolizione di cinque chiese, in base a un’ordinanza secondo la quale gli edifici (del 1942) erano stati costruiti su suolo demaniale, senza autorizzazione.
“È triste dirlo – afferma l’arcivescovo –, ma le garanzie costituzionali non sono applicate nel distretto di Kandhamal, c’è scarso rispetto per i luoghi di culto cristiani. E mentre perdoniamo i nostri aggressori, pregando per chi ci ha resi vittime, distrutto chiese e dato fuoco alle nostre case, cerchiamo solo giustizia per la nostra gente”.
La revoca dell’ordine di demolizione arriva tardi per la parrocchia di Betticola, a lungo presa di mira dai radicali indù. “Gli estremisti – ricorda l’arcivescovo – seguivano i suoi sacerdoti e li picchiavano quando tornavano dai loro giri pastorali. Oggi non esiste più”. Sorte migliore per la chiesa di Nandagiri, nella zona di G. Udayagiri Tahasil. Il 17 agosto scorso, la comunità locale aveva ricevuto l’ordine di sospendere la ricostruzione della piccola chiesa. Dal giugno del 2009, il governo ha reinsediato nel sito 54 famiglie cattoliche e 17 famiglie pentecostali, sfollate dopo le violenze anticristiane del 2008.
Mons. Barwa rivolge infine una preghiera alla Madonna Addolorata, di cui oggi si celebra la festa: “La nostra Madre Santissima, che ha patito l’angoscia amara per le sofferenze di suo Figlio, sta intercedendo per noi e il nostro popolo, affinché i principi laici dell’India non siano offuscati”.