Filippine, quattro morti e 150mila sfollati per il passaggio del tifone Nesat
Il tifone ha colpito la zona centrale dell’isola di Luzon con piogge torrenziali e venti a oltre 170 km. Per gli esperti è il più forte dal 2009. Si temono fiumi di fango nell’area del vulcano Mayon a 170 km da Manila.
Manila (AsiaNews/ Agenzie) – E’ di quattro morti, diversi dispersi e oltre 100mila sfollati il bilancio provvisorio del tifone Nesat che questa notte ha colpito le Filippine con piogge torrenziali e venti a oltre 170 km/h. A Manila alcuni quartieri sono allagati e le autorità hanno chiuso scuole, università, uffici e invitato i cittadini a rimanere in casa. I metereologi prevedono onde di quattro metri lungo tutta la costa dell’isola di Luzon (Filippine centro settentrionali) e si temono inondazioni e frane. Nei prossimi giorni Nesat raggiungerà le coste della Cina.

In queste ore le squadre speciali stanno monitorando le aree agricole alle pendici del vulcano Mayon (Albay, 340 km a sud-est di Manila) dove si temono i fiumi di fango detti “lahar”. Le autorità hanno già fatto evacuare circa 50mila persone. I lahar sono provocati dallo smottamento dei muri di cenere vulcanica depositatisi nel corso delle varie eruzioni e possono raggiungere nella loro discesa la velocità di circa 300 km/h. Nel 2006 oltre 1600 persone sono morte uccise dai fiumi di fango del monte Mayon.

Ogni anno decine di tifoni colpiscono le Filippine, provocando morti e gravi danni a coltivazioni e infrastrutture. Nesat è il 16mo tifone del 2011 ed è considerato il più forte degli ultimi due anni. Tra settembre e ottobre 2009 il Paese è stato messo in ginocchio dal passaggio della tempesta tropicale Ketsana e del tifone Parma che nella sola Manila hanno fatto oltre mille morti e 3 milioni di sfollati. Alcune zone della città e del nord delle Filippine sono rimaste allagate per mesi e a tutt’oggi patiscono ancora per i danni provocati dalla tempesta e dal tifone.