Negato il permesso di costruzione a una chiesa cattolica a Pskov
Secondo l’arcivescovo di Mosca le motivazioni sarebbero ingiuste e denuncia una “deliberata discriminazione della comunità cattolica locale”.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Dopo la demolizione di una delle case delle suore di Madre Teresa a Mosca per “mancanza di permessi”, un'altra vicenda vede contrapposte le autorità russe alla locale Chiesa cattolica. A Pskov, nel nord-ovest del Paese, l’amministrazione cittadina ha negato alla parrocchia della Santissima Trinità il rinnovo del permesso per la costruzione della chiesa. Ragione del rifiuto è “il mancato inizio dei lavori di costruzione prima della scadenza del permesso precedente”, fatto che viola il codice edilizio della Federazione russa.

La motivazione, però è stata accolta con “meraviglia” dall’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi, che in un comunicato diffuso dal sito dell’arcidiocesi esprime “l’impressione di una deliberata discriminazione contro la comunità cattolica di Pskov”.

Secondo la ricostruzione del presule, grazie al lavoro del rettore e all’aiuto di numerosi donatori e agli sforzi dei fedeli, la costruzione della chiesa è iniziata più di 10 anni fa e una parte del complesso, la casa della parrocchia, è già stata terminata. Si tratta dell’unica chiesa cattolica a Pskov. La comunità locale è molto attiva nel campo sociale a favore dei disabili e degli orfani, al di là del credo professato.

Mons. Pezzi denuncia ora “l’impressione di una deliberata discriminazione contro la comunità cattolica di Pskov” e chiede alle autorità cittadine e provinciali di “cooperare per arrivare a una giusta soluzione della vicenda”. (N.A.)