L’Upfa di Rajapaksa vince le elezioni locali, ma perde Colombo
di Melani Manel Perera
La capitale va allo United National Party (Unp), principale partito dell’opposizione. In una sparatoria, morte quattro persone legate al partito di maggioranza. L’Asia Human Rights Commission accusa il governo di voler insabbiare il caso.
Colombo (AsiaNews) – Il partito del presidente Mahinda Rajapaksa, la United People Freedom Alliance (Upfa), ha stracciato ogni rivale nell’ultima fase delle elezioni locali, vincendo in 21 consigli locali su 23, lo scorso 8 ottobre. Una vittoria all’apparenza schiacciante: tuttavia, il principale partito dell’opposizione United National Party (Unp) ha conquistato Colombo, la capitale, riportando una vittoria significativa. Nella stessa giornata, quattro persone sono morte, in violenze esplose per presunti abusi di potere avvenuti durante la campagna elettorale. Tutte appartenevano al partito di governo. Lo Sri Lanka Muslim Congress (partito islamico), ha vinto nel municipio di Kalmunai.

Una delle persone che hanno perso la vita era il politico Upfa Bharatha Lakshman Premachandra, ucciso in una sparatoria dal collega di partito Duminda Silva. Quest’ultimo è ricoverato in ospedale in terapia intensiva. Gli altri tre erano guardie del corpo e sostenitori di Premachandra.

L’Unp ha accusato il governo di preferire il silenzio invece di indagare sull’incidente, nonostante i due politici abbiano usato armi di proprietà del governo. “Questo comportamento – ha commentato Tissa Attanayake, segretario generale dell’Unp – crea un grave precedente”.

L’Asian Human Rights Commission (Ahrc) denuncia: “Non è stata fatta alcuna denuncia, né è stato emesso un mandato d’arresto per Duminda Silva”.

La prima fase delle elezioni è avvenuto a luglio scorso. Anche in quel caso, l’Upfa ha vinto nella maggior parte dei consigli locali, 45 su 65. Ma il trionfo è stato della Tamil National Alliance (Tna), il più grande partito tamil del Paese, eletto in tutti e 18 gli enti delle province nord ed est del Paese, ex zone di guerra.