Incidente diplomatico Cina-Giappone: arrestato il capitano di una nave cinese
La Guardia costiera giapponese ha intercettato due pescherecci vicino alle isole Goto. Dopo un inseguimento durato oltre quattro ore uno dei pescherecci รจ stato speronato, e il comandante arrestato. Un episodio analogo un anno fa ha provocato una seria crisi diplomatica fra Pechino e Tokyo.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – La Guardia costiera giapponese ha arrestato il capitano di una peschereccio cinese sorpreso nelle acque territoriali nipponiche dopo una caccia durata quattro ore e mezzo. L’inseguimento si è concluso con lo speronamento del peschereccio e l’arresto del comandante.

L’incidente è avvenuto al largo delle isole Goto. Secondo la relazione della guardia costiera della città di Nagasaki, la nave in pattugliamento ha avvistato due pescherecci cinesi in quella che il Giappone ha definito la sua zona economica esclusiva al largo della costa sud-orientale. I due pescherecci hanno rifiutato l’ordine di arrestarsi e di permettere che gli ufficiali di Guardia costiera salissero a bordo per ispezionare le navi. In quel momento è cominciata la caccia, durata quattro ore e mezzo e conclusa con lo speronamento del peschereccio e l’arresto del capitano, Zhang Tianxiong, 47 anni, della provincia del Fujian.

Il ministero degli Esteri cinese non ha commentato la notizia, che probabilmente creerà nuove tensioni fra Tokyo e Pechino. Un episodio analogo si è verificato un anno fa, quando una nave cinese ha speronato due navi pattuglia della Guardia costiera giapponese vicino alle isole Senkaku (Diaoyu per la Cina), la cui proprietà è disputata fra i due Paesi. La Guardia costiera ha arrestato il capitano e l’ha tenuto in prigione per due settimane. L’episodio provocò una crisi nei rapporti diplomatici fra Cina e Giappone.

L’incidente si colloca in un contesto di tensione generale per quanto riguarda il ruolo della Cina sul mare. A settembre il ministro degli Esteri giapponese ha espresso preoccupazione per la crescita della potenza navale cinese e le sue attività vicino alla isole disputate.