Liquori tossici, almeno 107 persone morte nel West Bengal
Altre 100 sono in condizioni gravissime. L’alcool illegale è corretto con metanolo e spirito industriale e può portare a crisi epilettiche, vomito e morte. Per il suo costo irrisorio (appena 20 rupie) è molto diffuso tra poveri e lavoratori giornalieri e una delle prime cause di morte tra queste fasce sociali.
Calcutta (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 107 persone sono morte per aver assunto alcool tossico nello Stato indiano del West Bengal; altre 100 sono in ospedale in condizioni molto critiche. Dopo le prime 48 vittime riportate nella serata di ieri nella zona di Calcutta, questa mattina nel distretto di Parganas altre 50 persone hanno perso la vita. Degli intossicati, i casi più gravi sono stati trasferiti a Calcutta. Intanto, la polizia ha posto sotto sequestro quattro negozi di liquori ritenuti responsabili della vendita di prodotti avvelenati. I casi di morte per alcool tossico sono molto comuni tra i più poveri e i lavoratori giornalieri, per il costo bassissimo di queste bevande.

Chiamati “desi daroo” (“liquori fatti in casa”), gli alcolici illegali costano appena 10 rupie (circa 20 cent di dollaro) e sono corretti con metanolo e spiriti industriali: sostanze che possono portare a crisi epilettiche, vomito e morte.

Negli ultimi anni, l’India ha registrato numerosi incidenti per avvelenamento da alcool tossico: nel febbraio 2010, almeno 10 persone nel Tamil Nadu; circa 30 persone nell’Uttar Pradesh, nel settembre 2009; ancora più di 100 persone nel Gujarat, a luglio 2009.

Proprio in seguito alle morti del 2009, la scorsa settimana lo Stato del Gujarat ha approvato una nuova legge che rende la produzione e la vendita di liquori tossici illegale e punibile con la pena di morte. In India solo il Gujarat, il Mizoram e il Nagalam hanno vietato la vendita di alcool.