Rapito il vescovo siro-cattolico di Mossul
Il Patriarca di Baghdad: "Pregate perché gli venga salvata la vita".

Baghdad (AsiaNews) – "Lo hanno preso non sappiamo dove lo hanno portato. Non sappiamo nemmeno chi è stato a rapirlo." Così sua Beatitudine Emmanuel Delly a commento della notizia del rapimento del vescovo siro-cattolico di Mossul , Basile Georges Casmoussa.

È stato proprio mons. Delly, patriarca caldeo di Baghdad a dare la notizia al Vaticano e  al mondo. "Il fatto – dice ad AsiaNews – è avvenuto oggi pomeriggio alle 16.30 ora di Baghdad. Sappiamo solo che una macchina si è accostata a lui e l'ha preso, l'hanno caricato nel bagagliaio e sono andati via".

La gerarchia cattolica da subito si è impegnata ad attivare tutti i rapporti con le diverse comunità per contattare i rapitori."Stiamo facendo l'impossibile per liberarlo – dice sua Beatitudine – ma fino ad ora non si sa nemmeno chi lo abbia rapito". Non è chiara nemmeno il movente del rapimento: "Non ci sono soltanto i cristiani nel mirino. I terroristi hanno rapito in questi mesi molte autorità sunnite, sciite e anche mazdaiche (zoroastriani). Credo che quello che vogliono sia destabilizzare la situazione prima delle elezioni. Mirando sempre più in alto fanno crescere di più la tensione. Vi chiedo di pregare perché gli salvino la vita".

Mons. Basile Georges Casmoussa è nato nel 1938 a Karakoche, nel nord Iraq. È stato consacrato vescovo dei siro-cattolici nel dicembre 1999. In Iraq i siro-cattolici sono circa 50.000.

La chiesa siro-cattolica è nata dal ritorno al rapporto con Roma di una parte della Chiesa siriaca ortodossa (giacobita). L'unità con Roma fu sanzionata nel 1783. Attualmente in Iraq vi sono due diocesi siro-cattoliche: Baghdad e Mosul. Il metropolita della Chiesa siriaca cattolica è mons. Athanase Matti Shaba Matoka, arcivescovo di Baghdad.