I 300 anni dalla nascita del beato Joseph Vaz, l’apostolo dello Sri Lanka
di Melani Manel Perera
Concluso un anno di celebrazioni. Cristiani delle diocesi di Colombo, Kandy, Galle, Anuradhapura, Chilaw, Kurunegala e Badulla (dove il sacerdote ha svolto la sua missione) hanno pregato per accelerare la sua causa di canonizzazione.
Colombo (AsiaNews) – Si è concluso un anno di celebrazioni in memoria del terzo centenario della nascita del beato p. Joseph Vaz, “l’apostolo di Ceylon”. Le diocesi di Colombo, Kandy, Galle, Anuradhapura, Chilaw, Kurunegala, Badulla – dove il beato ha svolto la sua missione – hanno salutato la fine dell’anno giubilare con una messa, chiedendo ai fedeli di pregare per la causa di canonizzazione di p. Vaz.

Mons. Maxwell Silva, vescovo ausiliario dell’arcidiocesi di Colombo, ha presieduto l’eucarestia nella chiesa di Gesù Bambino di Kalamulla. Durante la celebrazione, i fedeli hanno ricevuto un libretto in singalese, tamil e inglese che racconta la missione di p. Vaz. La diocesi di Kandy – dove il sacerdote è morto nel 1711 – ha ospitato la messa nel Santuario nazionale di Ampitiya, dedicato al beato.

Già l’8 agosto 2011 mons. Vianney Fernando, presidente del segretariato che si occupa del processo di canonizzazione del beato, aveva lanciato un appello per trovare fondi necessari alla causa. Le pratiche si trovano infatti a uno stadio “critico”.

P. Joseph Vaz, “l’apostolo dello Sri Lanka”, nasce il 21 aprile 1651 a Goa, in India. Ordinato sacerdote nel 1676, p. Vaz inizia la sua missione a Ceylon nel 1687, nel periodo in cui i coloni olandesi (calvinisti) proibivano ai sacerdoti cattolici di mettere piede sull’isola. P. Vaz resterà a Ceylon fino alla sua morte, nel 1711. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1995, l’apostolo dello Sri Lanka è ricordato per aver tradotto il Vangelo in tamil e singalese.