Verbiti: l’India è una Chiesa di missione globale
di Nirmala Carvalho
A Mumbai centinaia di fedeli hanno celebrato la festa del santo Arnold Janssen, fondatore della Società del Verbo Divino nel 1875. I verbiti oggi hanno 901 membri di origine indiana: 676 lavorano in India, 225 sono in missione in altri 43 Paesi. Anche un arcivescovo in Zimbabwe è un indiano verbita.
Mumbai (AsiaNews) – “L’India è diventata una Chiesa di missione globale”. Così p. Lazar Stanislaus, superiore provinciale a Mumbai per la Società del Verbo Divino (i Verbiti, Svd), ha aperto la solenne eucarestia di ringraziamento per la festa del santo Arnold Janssen, fondatore della congregazione. Insieme a p. Lazar, altri 23 sacerdoti hanno concelebrato e più di 300 fedeli hanno preso parte alla funzione. P. Jansenn ha creato la congregazione nel 1875, con lo spirito di mandare missionari in tutto il mondo per diffondere la Parola di Dio.

“I verbiti – ha affermato p. Lazar – hanno 901 membri di origine indiana. Tra questi, 676 lavorano in India e 225 sono in missione in 43 Paesi stranieri. Otto di loro sono superiori provinciali in America Latina e in Africa, e uno è diventato arcivescovo in Zimbabwe. Anche la Siberia può contare un verbita di origini indiane”. Questi numeri, secondo il sacerdote, “sono in linea con lo spirito e il carisma del nostro fondatore. Per S. Arnold Janssen, la natura della Chiesa è missionaria”.

“La missione – ha ricordato il sacerdote – è una realtà unitaria ma complessa, e si esplica in vari modi (RM 41). Oggi la missio ad gentes include la missio inter gentes. Essere consapevoli di realtà diverse, osservandole da una prospettiva asiatica o indiana, significa comprendere nel profondo le culture, le religioni e le nazioni. Pertanto questa missio inter gentes implica un modo di costruire una Chiesa nella totale inclusione del Regno di Dio”.

Oltre alla Società del Verbo Divino, S. Arnold Janssen ha fondato altre due congregazioni missionarie internazionali: le Serve dello Spirito Santo (1889) e le Serve dello Spirito Santo dell’Adorazione Perpetua (1896).