Il Wto bacchetta Pechino: “Deve liberalizzare il mercato delle terre rare”
L’Organizzazione mondiale del commercio attacca il governo cinese, colpevole di limitare le quote di esportazione dei 17 metalli fondamentali per l’industria hi-tech.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il governo cinese si prepara in questi giorni a un nuovo scontro con l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), che ha accusato Pechino di violare i regolamenti internazionali sulla mobilità dei beni mettendo dei limiti sbagliati alle esportazioni di terre rare. La Cina è il maggior produttore mondiale di questi 17 metalli, fondamentali per la produzione industriale di apparecchi tecnologici di largo consumo.

Dopo la denuncia da parte di alcuni membri, l’Organizzazione ha imposto al governo comunista di elevare le quote di esportazione per questi elementi, che includono il magnesio e lo zinco. Pechino ha risposto definendo i propri limiti “una misura per conservare le nostre risorse naturali”. Yu Fang, vice direttore del Dipartimento per i trattati del ministro del Commercio, dice: “Siamo pronti a tutto”.

Karel De Gucht, commissario al Commercio dell’Unione europea, ha definito la presa di posizione  dell’Organizzazione “un successo negli sforzi che stiamo compiendo per permettere il libero accesso di tutte le industrie al mercato. La Cina deve superare il suo regime di esportazioni, deve adeguarsi al resto del mondo”.