Le borse in Asia crescono, mentre Atene brucia
I mercati sembrano apprezzare la decisione del parlamento greco di varare nuove misure di austerità: 15mila impieghi pubblici in meno; salario minimo ridotto del 20%; liberalizzazione delle leggi del lavoro; revisione del debito con le banche. Le nuove misure richieste da Ue e Fmi come condizione per nuovi prestiti.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Le borse in Asia continuano a crescere e l’euro si rafforza: secondo gli analisti questi due effetti provengono dalla decisione del parlamento greco di approvare le nuove misure di austerità richieste dalla Ue e dal Fondo monetario internazionale come condizione a una nuova tranche di aiuti.

Gli incrementi nelle borse non sono stratosferici: a metà giornata Hong Kong era salita a +0,7 e Shanghai a +0,14; a Tokyo, nel primo pomeriggio, l’MSCI Asia Pacific Index era salito dello 0,6%.

Tanto però è servito per mostrare che il mondo della finanza applaude la decisione del parlamento greco che con 199 voti e 74 contrari ha varato nuove e più aspre misure di austerità, che comprendono: il licenziamento di 15 mila impiegati pubblici; riduzione del 20% del salario minimo (da 751 euro a 600 euro mensili); liberalizzazione delle leggi sul lavoro; revisione e possibile cancellazione del debito con le banche.

Prima del voto, avvenuto nella notte, Evangelos Venizelos, ministro delle finanze, aveva detto al parlamento che le alternative a queste misure – ossia la bancarotta e l’uscita dall’euro – sarebbero anche peggio per la Grecia.

Ma molti sentono che il peso delle misure sulla gente è un prezzo troppo alto per i risultati di risanamento.
Ieri e ancora oggi decine di migliaia di persone hanno organizzato dimostrazioni ad Atene e Salonicco.

Nella capitale si registrano scontri fra dimostranti e polizia fino a tarda notte. Decine di edifici, anche storici, compresi bar e cinema sono stati dati alle fiamme; la piazza Syntagma, dove si affaccia il parlamento, è stata teatro di guerriglia urbana, con lanci di pezzi di marmo e bottiglie molotov da parte dei black blocs, e cariche della polizia, insieme a gas lacrimogeni.

Secondo dati del ministero greco della Sanità, 70 persone sono state portate all’ospedale per cure. La polizia afferma che 45 dimostranti sono stati arrestati e che più di 50 poliziotti sono stati feriti.

Entro il 20 marzo la Grecia ha bisogno di ripagare debiti per 14,5 miliardi di euro. Ma l’Ue e il Fmi hanno messo come condizione per un prestito di 130 miliardi di euro che le misure di austerità vengano tramutate in leggi e che vi sia adesione scritta dei partiti, che dovranno attenersi anche dopo le elezioni che – con ogni probabilità – si terranno in aprile.