A Pyongyang comandano i defunti: Kim Jong-il nominato "generalissimo"
di Joseph Yun Li-sun
É il più alto grado nella gerarchia dell'esercito. Così Kim Jong-il si unisce al padre, morto nel 1993, che ancora detiene il titolo di "presidente eterno" della Corea del Nord. Svelata un'enorme statua bronzea dei due a cavallo.

Seoul (AsiaNews) - Dopo il "presidente eterno" del Paese, Kim Il-sung, la Corea del Nord nomina un altro defunto ai vertici del potere: Kim Jong-il, dittatore morto lo scorso dicembre, è stato infatti nominato "generalissimo" delle Forze armate. La propaganda e il culto della personalità, vere basi su cui si fonda l'ultimo regime stalinista al mondo, rischiano di scivolare nel ridicolo.

 La nomina è avvenuta alla vigilia delle celebrazioni per l'anniversario del 70esimo compleanno di Kim Jong-il, che cade domani: insieme al decreto è stata inaugurata una sua gigantesca statua, la prima bronzea del "caro leader". L'opera, alta 6 metri, lo ritrae in una posa eroica: a cavallo accanto al padre, il "grande leader" e capostipite della dinastia Kim Il-sung.

 Il genetliaco del dittatore morto, da sempre una delle feste più importanti del Paese, è nota come "il giorno della Stella fulgente": secondo la dottrina vigente in Corea del Nord, infatti, Jong-il è nato su un monte mitico del Paese in una notte molto buia. Dopo la sua venuta al mondo, una grande stella piena di luce avrebbe invaso il firmamento.

 La nomina a generalissimo, comunque, ha anche una vera valenza politica. Avendo lasciato libero il posto di generale a 5 stelle, infatti, si apre la strada per Kim Jong-un: il terzogenito, erede del potere a Pyongyang, non ha ancora raggiunto questa fondamentale qualifica per ottenere il pieno potere sulle forze armate, vero "motore" della politica nordcoreana.