Mini-rivoluzione in Caucaso, sciopero della fame contro il governo
di Nina Achmatova
Sentimento di protesta dilaga anche nelle province: a Lermontov, ex membri del consiglio comunale iniziano uno sciopero della fame contro la loro mancata registrazione alle prossime elezioni locali. La polizia non interviene.

Mosca (AsiaNews) - I numeri sono piccoli, ma l'evento ha un significato forte e per questo si parla di "mini-rivoluzione": otto ex membri del consiglio comunale di Lermontov, cittadina nel territorio caucasico di Stavropol, si sono barricati nel municipio, da dove hanno lanciato uno sciopero della fame. Protestano contro le autorità locali, che non hanno autorizzato la loro registrazione come candidati alle comunali del prossimo 4 marzo, per presunte irregolarità nei documenti necessari a concorrere. I dimostranti hanno l'appoggio di parte dei residenti locali, di altri candidati non registrati e, a quanto pare, anche delle forze dell'ordine, che non sono volute intervenire per sgombrare il municipio, come invece richiesto dall'alto. 

I manifestanti chiedono le dimissioni del governatore locale, dando così l'impressione che il sentimento di rivolta che ribolle a Mosca e Pietroburgo, possa presto dilagare anche in provincia. "Abbiamo perso qualsiasi fiducia nella giustizia", ha detto al sito PubliPost.ru uno dei cittadini accorso a dare il suo sostegno.
Nella blogosfera non si parla d'altro: molti hanno già definito la vicenda come la "piccola rivoluzione del Caucaso settentrionale", mentre l'hashtag #lermontov spopola su Twitter.

Come ha raccontato a Gazeta.ru uno degli scioperanti, Viktor Kapustin, membro del partito comunista, i manifestanti hanno passato una notte accampati nel palazzo comunale e hanno intenzioni "molto serie" di andare avanti fino a che "non verranno ascoltati". Circa un centinaio di sostenitori dell'iniziativa hanno circondato ieri la sede del comune e si sta organizzando una protesta per il 26 febbraio, giorno in cui è attesa la prossima grande manifestazione anti-governativa, a solo una settimana dalle presidenziali che dovrebbero riportare Vladimir Putin per la terza volta al Cremlino.

Non è la prima volta che Lermontov attira l'attenzione dei media. Nelle legislative del 4 dicembre per il rinnovo della Duma, il partito di Putin Russia Unita ottenne il peggior risultato del territorio e uno dei peggiori del Paese: 26,7%, contro il il 49% ottenuto a livello nazionale.