Attentato a Damasco, uccisi civili e forze di sicurezza
Le due autobombe sono scoppiate davanti a una sede della polizia e a un centro dell'aviazione. Ieri da Ginevra Kofi Annan ha tenuto una videoconferenza con il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Finora le risposte siriane alla sua mediazione sono "deludenti". Annan spera di coinvolgere tutto il Consiglio di sicurezza nel tentativo di pacificare il Paese fermando le violenze da entrambe le parti - esercito e ribelli - e dando vita a un processo di democratizzazione della Siria.

Damasco (AsiaNews/Agenzie) - La televisione di Stato ha dato notizia oggi che diversi civili e membri delle forze dell'ordine sono stati uccisi nella capitale siriana per due esplosioni. L'ipotesi iniziale è che si tratti di due attentati con autobombe.

I luoghi dei due attacchi sono l'edificio della direzione di polizia criminale e un centro di informazione dell'aviazione. Una delle due esplosioni è avvenuta vicino fra il  boulevard di Baghdad e il quartiere al-Qaasa; l'altra è avvenuta nel quartiere di Douar al-Jamarik.

Tutte queste informazioni non possono essere verificate per le restrizioni che vi sono in Siria sulla presenza di giornalisti indipendenti.

L'attacco mortale viene a due giorni dall'anniversario delle rivolte scoppiate nel Paese, che hanno fatto ormai più di 8mila morti, segnato anche da diversi scontri fra ribelli ed esercito regolare in molte città della Siria. Il presidente Assad insiste che questi attacchi provengono da "bande armate" e "terroristi" he cercano di destabilizzare il Paese.

Intano, ieri a Ginevra, l'inviato Onu-Lega araba, Kofi Annan, di ritorno dalla Siria, ha avuto una videoconferenza con il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Annan ha il mandato di trovare una soluzione pacifica per la transizione in Siria e nei giorni scorsi si è incontrato con Assad e con i ribelli, oltre che con diverse personalità della società.

L'ex segretario dell'Onu afferma che le sue priorità sono di bloccare le violenze e le uccisioni dalle due parti, ottenere uno spazio per gli aiuti umanitari e lanciare un processo politico verso una Siria democratica.

Ai giornalisti che lo interrogavano sulle risposte di Assad e dei ribelli alle sue proposte, Annan ha solo detto che finora le risposte sono "deludenti". Egli spera di spingere il Consiglio di sicurezza a parlare "con una sola voce" per costringere Damasco a accettare il processo di pacificazione. Finora al Consiglio di sicurezza, Russia e Cina hanno posto il veto a ogni risoluzione che condannasse (solo) Damasco.