Orissa, italiani rapiti: un mediatore non crede al governo
di Nirmala Carvalho
Nuovo messaggio audio dei maoisti in cui scelgono tre mediatori. I rapiti stanno bene e viene dato loro da mangiare ogni giorno. In segno di buona volontà essi hanno decretato un cessate il fuoco in Orissa e ne chiedono il rispetto anche ai gruppi ribelli negli altri Stati. Manifestazione di indiani per la liberazione dei due italiani.

Bhubaneshwar (AsiaNews) - Uno dei mediatori scelti dai maoisti per trattare col governo la liberazione di due italiani rapiti in Orissa, è restio ad accettare perché non crede alla sincerità dell'amministrazione statale.

Biswapriya Kanungo, attivista per i diritti umani ed avvocato ha dichiarato che "le esperienze del passato mostrano che il governo dello Stato non ha mantenuto la sua parola. È inutile prendere parte a dialoghi se poi il governo arretra in seguito".

Ieri, con un nuovo messaggio audio, il gruppo maoista che ha rapito Paolo Bosusco e Claudio Colangelo nel distretto di Kandhamal, ha esteso di 24 ore l'ultimatum che scadeva alla mezzanotte, per dare tempo al governo di rispondere alla lista delle loro richieste. Essi esigono anche che ai negoziati per il rilascio partecipino tre mediatori. Oltre a Kanungo, essi vogliono Narayan Sanyal, membro del Partito comunista (maoista) indiano, attualmente in prigione a Giridih (Jharkhand) e l'attivista Dandapani Mohanty, simpatizzante dei ribelli.

I maoisti hanno presentato una lista di 14 condizioni, fra cui lo stop alle operazioni anti maoiste, blocco di progetti e vendite di terre dei tribali; compenso economico alle famiglie dei maoisti uccisi in prigione; liberazione di circa 600 prigionieri. Essi esigono anche che i tribali non siano usati come merce (per il turismo), che le loro aree siano chiuse alle visite esterne e che chi viola la legge venga perseguito.

I due italiani sono stati rapiti proprio in una di queste zone proibite, la foresta di Gazalbadi. Ma amici dei due italiani, anche indiani, testimoniano il loro rispetto e attenzione alle popolazioni tribali. Ieri in diverse parti del distretto di Kandhamal vi sono state manifestazioni per chiedere la liberazione di Bosusco e Colangelo, a cui hanno partecipato studenti, attivisti, impiegati e donne.

Per mostrare buona volontà, i maoisti hanno decretato un cessate-il-fuoco unilaterale nell'Orissa e hanno chiesto agli altri gruppi negli Stati vicini di non compiere alcuna azione violenta contro il governo. Essi hanno anche comunicato che i due rapiti vengono trattati bene e che vengono nutriti ogni giorno.

I 14 punti presentati dai maoisti, sono gli stessi che il governo aveva accettato un anno fa, dopo il rapimento e la liberazione di un rappresentante del governo di Malkangiri, R Vineel Krishna. I ribelli hanno rispettato l'accordo, il governo no. Quelli avevano chiesto la liberazione di alcuni tribali in prigione, ma il governo non l'ha fatto.