Continua la strage di leader musulmani nel Caucaso russo
Ucciso un altro imam in Daghestan. Il religioso ha perso la vita insieme alla sua guardia del corpo in un'esplosione.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Un altro leader religioso musulmano è stato ucciso in Dagestan, repubblica del Caucaso russo. Come ha reso noto il comitato investigativo locale, l'imam Gitinomagomed Abdulgapurov e la sua guardia del corpo sono morti in un'esplosione avvenuta vicino alla moschea centrale della cittadina di Buinaksk. Entrambe le vittime sono decedute sul colpo. Gli inquirenti stanno ancora stabilendo quale sia stata la causa della deflagrazione.

Nel Caucaso russo, dove Mosca continua a combattere i ribelli islamici che invocano la creazione di un emirato, negli ultimi anni imam e mufti sono diventati bersaglio frequente di attentati: nel 2006 si era registrata una vera e propria campagna di assassini mirati verso religiosi ufficiali, come risposta alle critiche più esplicite al wahabismo mosse dalle moschee locali, su richiesta del Cremlino impegnato nel contenere le spinte separatiste. La strategia dei terroristi islamici nel Caucaso del nord prevede azioni emblematiche e mirate piuttosto che stragi in luoghi pubblici.

L'imam di Buinaksk è solo l'ultima vittima: lo scorso 13 febbraio il vice mufti di Stavropol, Kurmani Ismailov, ha perso la vita nell'esplosione di un ordigno mentre viaggiava nella sua auto.