Liberato su cauzione l'abate arrestato sul monte Athos. Tensioni con la Russia
di Nina Achmatova
L'igumeno del monastero Vatopedi, Efrem, sospettato di una compravendita illecita di immobili è tornato in libertà dopo tre mesi di arresti. Dietro il suo caso le tensioni tra Mosca e Atene. Forse Putin sul monte Athos a Pasqua.

Mosca (AsiaNews) - E' stato rilasciato su cauzione l'igumeno Efrem, abate del monastero Vatopedi sul monte Athos, agli arresti dal 26 dicembre in Grecia, perché sospettato di frode ai danni dell'erario. Come riferiscono le agenzie elleniche, il tribunale ha concordato con la difesa ritenendo Efrem non pericoloso per la società e annullando così la necessità di qualsiasi misura preventiva a suo carico. I giudici hanno fissato in 300mila euro l'ammontare della cauzione; in attesa del processo, intanto, l'archimandrita non potrà lasciare il convento e neppure il territorio greco.

Una volta liberato, Efrem è stato accolto a Vatopedi da una folla di fedeli, monaci e da alcuni rappresentanti della "Fondazione Sant'Andrea il Primo chiamato", organizzazione russo-ortodossa che con l'archimandrita aveva organizzato il tour in Russia della reliquia della Sacra cintura della Vergine, l'anno scorso. Proprio gli stretti legami con Mosca e le mire espansionistiche del Patriarcato russo-ortodosso sul monte Athos, potrebbero spiegare, secondo alcuni analisti, l'intera vicenda.

Vatopedi è considerato l'"aristocrazia" del Monte Athos, il più grande e importante monastero della Sacra Montagna, la quale rientra sotto la giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. A fine dicembre, la polizia greca aveva messo agli arresti l'igumeno per decisione della Corte di appello di Atene, nell'ambito di un'indagine avviata nel 2008 su una compravendita sospetta di terreni, a danno dell'erario ellenico. Il caso aveva fatto scalpore non solo per l'età avanzata e la salute precaria del priore, ma anche perché inedita in un Paese dove la Chiesa ortodossa ha uno statuto privilegiato, con un'autonomia molto forte proprio per il Monte Athos; privilegio che la Ue vorrebbe limitare, stando ad alcune interpretazioni. Efrem è, inoltre, personaggio di alto livello che nel tempo è riuscito a stringere contatti di rilievo, nel mondo della politica e del business dentro e fuori confine. Contatti come quelli con le autorità russe e il Patriarcato di Mosca, instaurati anche sfruttando la storica rivalità della Chiesa russo-ortodossa con Costantinopoli, come denunciano fonti all'interno del Patriarcato ecumenico. Appena un mese prima dell'arresto, il priore aveva portato in tour per la Federazione la celebre reliquia della cintura della Vergine, visitata da tre milioni di pellegrini. Un'operazione utile per il governo russo, in forte calo di consensi con le elezioni legislative che erano alle porte, ma anche per lo stesso Efrem, partito - raccontano sempre da Costantinopoli - proprio quando il cerchio delle indagini intorno a lui si faceva più stretto. Mentre la Grecia si prepara alle elezioni anticipate di maggio, giungono voci di una possibile visita del neoeletto presidente russo Vladimir Putin a Vatopedi per la Pasqua ortodossa che quest'anno cade il 15 aprile.