Leader maoista: Pronti a liberare Bosusco con un “processo democratico”
Sabyasachi Panda ha consegnato un nuovo messaggio audio all’emittente indiana Ndtv. Il leader del gruppo ribelle responsabile del sequestro dell’italiano conferma anche di aver ricevuto la dichiarazione congiunta di governo e mediatori. Ieri una corte locale ha liberato la moglie di Panda: il suo rilascio era una delle condizioni poste dai ribelli.

Bhubaneshwar (AsiaNews/Agenzie) - I ribelli maoisti sono "pronti" a liberare Paolo Bosusco, l'italiano rapito in Orissa, attraverso un "processo democratico". Sono le parole di Sabyasachi Panda, leader del gruppo naxalita responsabile del sequestro, registrate in un messaggio audio diffuso questa mattina dall'emittente televisiva nazionale Ndtv. Nel comunicato, Panda afferma di aver ricevuto una copia della dichiarazione congiunta firmata dal governo dell'Orissa e mediatori.

Nella giornata di ieri, una corte locale ha ordinato il rilascio di Sushashree Panda, moglie del leader maoista. La sua liberazione, insieme alla consegna della dichiarazione congiunta, erano tra le condizioni poste dai guerriglieri per la liberazione dell'ostaggio italiano.

Il gruppo di Panda, la Odisha State Organisin Committee (Osoc) ha sequestrato Paolo Bosusco e Claudio Colangelo il 14 marzo scorso, nel distretto di Kandhamal. Colangelo è stato liberato il 25 marzo. La vicenda dei due italiani si è complicata con il rapimento di Jhina Hikaka, parlamentare del Biju Janata Dal (Bjd) nel distretto di Koraput, da parte di un altro gruppo maoista, l'Andhra Odisha Border Special Zone Committee (Aobszc).

Secondo diversi membri dell'opposizione, dietro il sequestro del parlamentare ci sarebbero accordi traditi tra governo dell'Orissa e maoisti. In cambio del sostegno elettorale, il partito di governo Bjd (lo stesso del rapito, ndr) aveva garantito il rilascio di tre quadri maoisti e lo stop dell'operazione anti-maoisti Green Hunt