Jakarta (AsiaNews) - Il sindaco di Bogor Diani Budiarto avrebbe avanzato una proposta "vittoriosa per tutti", per mettere fine alla disputa relativa alla Yasmin Church: costruire accanto al luogo di culto cristiano una moschea, seguendo l'esempio di Central Jakarta dove - fianco a fianco - sorgono la cattedrale cattolica e la grande moschea Istiqlal. Il progetto è emerso ieri, durante una riunione del comitato allestito per il raggiungimento di un accordo. Il primo cittadino della municipalità del West Java ha depositato nei mesi scorsi la soluzione, in attesa di una risposta dei fedeli della comunità protestante che non sarebbe ancora arrivata. I cristiani rispondono di non aver ricevuto alcuna proposta "ufficiale", ma sottolineano di essere favorevoli in linea di principio alla soluzione per mettere fine a una querelle che si trascina da oltre tre anni e ha causato scontri e tensioni interconfessionali.
Ieri a Central Jakarta si è tenuta la seconda riunione del comitato congiunto, che unisce le parti interessate alla vicenda che vede per protagonista la Yasmin Church (Yc) di Bogor, nella provincia indonesiana di West Java. Esso gode del sostegno del Presidential Council Body (Wantimpres), che intende mettere fine alla "guerra" in atto attorno al luogo di culto cristiano protestante. La sede principale di Wantimpres - situata accanto al Palazzo presidenziale a Jakarta - ha ospitato l'incontro, che si è tenuto sotto la guida dell'attivista per i diritti umani e legale di primo piano Albert Hasibuan. Ed è proprio l'avvocato a svelare i dettagli della proposta: il sindaco di Bogor, assente alla riunione, avrebbe infatti inviato una lettera in cui propone di edificare una moschea accanto alla chiesa. La soluzione è stata illustrata ai partecipanti all'incontro di ieri, fra i quali vi era una delegazione della Yc, alcuni membri di Wantimpres e due generali dell'esercito, in rappresentanza del Consiglio nazionale di difesa che avrebbe "avallato" la soluzione proposta avanzata da Diani Budiarto.
Nella missiva, il sindaco precisa di aver avanzato la soluzione nel settembre scorso, ma "la Yasmin Church ha respinto tale proposta". Secca la replica dei leader della comunità cristiana che, interpellati da AsiaNews, confermano di aver avuto notizia della proposta dal Consiglio nazionale di difesa" ma di non aver avuto iniziative ufficiali di accordo dai rappresentanti dell'amministrazione locale. "Esprimiamo un parere positivo sulla proposta di affiancare una moschea alla chiesa - afferma Bona Sigalingging, portavoce Yc - ma non abbiamo ancora ricevuto un accordo ufficiale". Tuttavia, per le parti coinvolte nella mediazione il passo in avanti di ieri è "una buona notizia" per il futuro, come conferma l'alto ufficiale del Consiglio di difesa Junianto Haroen.
La Yasmin Church, una chiesa protestante, è teatro di una palese violazione del diritto e della libertà religiosa perpetrato dal sindaco locale Diani Budiarto che, incurante dei dettami costituzionali e di una sentenza della Corte suprema a favore dei cristiani, impedisce da anni lo svolgimento delle funzioni. L'edificio è stato realizzato secondo i criteri previsti dalla legge e gode del permesso di costruzione (IMB) necessario per realizzare case o luoghi di preghiera, ma è stato requisito. Lo scorso ottobre il sindaco ha stanziato i reparti della sicurezza contro i fedeli, che non possono più utilizzare il luogo di culto e non possono nemmeno pregare per strada.