Suore cattoliche in Sri Lanka per combattere la crisi economica
di Melani Manel Perera
Un gruppo di religiose si è incontrato per capire come aiutare in modo pratico la popolazione. I prezzi di farina, latte in polvere, gas e cemento sono aumentati. La gente fatica ad arrivare a fine mese, mentre il governo è preoccupato dei progetti che renderanno l’isola una “Meraviglia dell’Asia”.

Colombo (AsiaNews) - La crisi economica mondiale colpisce anche lo Sri Lanka, e un gruppo di religiose vuole "fare la differenza" per salvare la popolazione. Da qualche giorno infatti un chilo di farina di frumento costa 97,5 rupie (circa 0,60 euro). Il prezzo è aumentato di 8,5 rupie (circa 0,5 euro) in più. A ruota sono saliti anche latte in polvere, gas e cemento, gettando in grave difficoltà la maggior parte della popolazione. Intanto però, il governo risponde pubblicizzando i suoi piani per rendere l'isola una "Meraviglia dell'Asia": mega progetti turistici che favoriscono le multinazionali straniere e colpiscono le persone con espropri forzati e violazioni di vario genere.

Contro questa crisi economica e sociale, suore cattoliche di diverse congregazioni si sono incontrate per capire come intervenire e aiutare la popolazione. Intitolato "Il legame delle sorelle per la giustizia, la verità e la riconciliazione", il raduno si è tenuto al Centro per la società e la religione, famoso per il grande lavoro di assistenza tra 1986 e il 1991, in piena guerra civile.

Secondo le religiose, la situazione attuale richiede "un impegno diverso", non più da "estranei", ma da "persone coinvolte in prima persona". "La preghiera e il Vangelo - racconta una suora ad AsiaNews - ci hanno illuminato e indicato il cammino da percorrere". Un'altra religiosa, sr. Christine, ribadisce: "Non possiamo chiudere i nostri occhi e continuare a fingere che vada tutto bene. La società ha bisogno di aiuto".